Pensate che cinque minuti di esercizio non possano cambiare nulla? Sbagliato. Secondo un nuovo studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, anche una minima attività fisica quotidiana riduce in modo significativo il rischio di sviluppare la demenza, incluso l’Alzheimer. L’analisi, condotta su quasi 90.000 persone, ha mostrato che chi si muove almeno 35 minuti a settimana ha un rischio inferiore del 41% rispetto a chi è completamente sedentario. E più l’attività aumenta, più la protezione cresce: i dati suggeriscono che il rischio cala fino al 69% per chi supera i 140 minuti settimanali.
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La scoperta è particolarmente importante per chi si sente scoraggiato dalle raccomandazioni ufficiali che consigliano 150 minuti di esercizio settimanale, un obiettivo spesso difficile da raggiungere, soprattutto per gli anziani o le persone con fragilità. Ma la ricerca dimostra che non serve fare molto per vedere i benefici. Anche i più sedentari possono ottenere vantaggi significativi con pochi minuti al giorno di attività moderata o intensa.
Qualche esempio?
- Camminata veloce (con passo sostenuto)
- Salire le scale invece di prendere l’ascensore
- Ballare con movimenti energici (questo ha effetti benefici anche sull’umore)
- Esercizi a corpo libero come squat, affondi o jumping jacks
- Andare in bicicletta a ritmo sostenuto
- Nuotare o fare esercizi in acqua
- Fare lavori domestici intensi come pulire energicamente, spostare mobili o fare giardinaggio.
Insomma, nulla di proibitivo, soprattutto se si pensa che bastano cinque minuti al giorno.
Il legame tra esercizio fisico e riduzione del rischio di demenza sembra essere legato a diversi meccanismi: l’aumento del flusso sanguigno al cervello, una migliore eliminazione dei rifiuti metabolici e la riduzione dell’infiammazione. Inoltre, chi fa attività fisica tende anche ad adottare stili di vita più sani, con effetti positivi sulla pressione, il colesterolo e la glicemia, tutti fattori chiave per la prevenzione della demenza.
Uno degli aspetti più interessanti dello studio è che i benefici si osservano anche nelle persone più fragili. Questo significa che, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute, fare un piccolo sforzo ogni giorno può contribuire a proteggere il cervello dall’invecchiamento e dalle malattie neurodegenerative. Anche se lo studio non dimostra un rapporto di causa-effetto, i risultati sono in linea con un crescente numero di ricerche che evidenziano il potere dell’attività fisica nel mantenere il cervello giovane e in salute.