Quest’ottobre offre agli appassionati di astronomia un’opportunità davvero eccezionale: osservare non una, ma ben due comete che attraversano i nostri cieli. Si tratta di un evento relativamente raro, considerando che vedere più di una cometa al mese è un fenomeno poco comune. Le protagoniste di questo spettacolo celeste sono la C/2025 R2 (SWAN) e la C/2025 A6 (Lemmon), entrambe scoperte di recente e destinate a raggiungere la loro massima vicinanza alla Terra intorno al 21 ottobre.
Queste due viaggiatrici cosmiche non sono semplici punti luminosi nel cielo notturno. Sono testimoni diretti della formazione del nostro sistema solare, avvenuta circa 4,6 miliardi di anni fa. Le comete sono infatti composte principalmente da ghiaccio ricoperto di materiale organico scuro, insieme a gas congelati e rocce. Quando si avvicinano a stelle come il Sole, il calore provoca il rilascio di gas e polvere, creando le caratteristiche code luminose che le rendono così affascinanti da osservare.
La cometa SWAN è stata individuata per la prima volta il 10 settembre 2025 dall’astronomo amatoriale ucraino Vladimir Bezugly, attraverso le immagini catturate dallo strumento Solar Wind ANisotropies a bordo della sonda Solar and Heliospheric Observatory, un progetto congiunto NASA-ESA. La cometa Lemmon, invece, è stata scoperta il 3 gennaio 2025 dal Mount Lemmon Observatory in Arizona, nell’ambito del Catalina Sky Survey, un programma della NASA dedicato all’individuazione di oggetti vicini alla Terra.
Entrambe le comete presentano orbite di lungo periodo di forma ovale attorno al Sole, il che significa che rimarranno visibili dalla Terra solo per un tempo limitato. La cometa SWAN non riapparirà nei nostri cieli per altri 650-700 anni, mentre Lemmon rimarrà invisibile per ben 1.300 anni. Questa caratteristica le rende particolarmente preziose per gli astronomi, che hanno l’opportunità di studiare materiali rimasti pressoché immutati dall’alba del sistema solare.

Le comete di lungo periodo trascorrono la maggior parte della loro esistenza nella Nube di Oort, un guscio sferico di corpi ghiacciati situato ai confini estremi del nostro sistema solare. Si ritiene che si siano formate vicino a pianeti giganti come Giove e Saturno, prima di ricevere una spinta gravitazionale che le ha proiettate verso le regioni più remote dello spazio miliardi di anni fa. Quando una di queste comete viene “riportata” verso il Sole, gli scienziati hanno la possibilità di osservare materiali originali che offrono indizi preziosi su come si formano i sistemi planetari.
Per quanto riguarda l’osservazione, la cometa SWAN raggiungerà la sua distanza minima dalla Terra il 20 ottobre, arrivando a circa 38,6 milioni di chilometri dal nostro pianeta. La sua luminosità stimata è di magnitudine +6,1, appena oltre la soglia di visibilità a occhio nudo. Tuttavia, con un binocolo o un telescopio, sarà possibile ammirarla chiaramente. Durante tutto il mese di ottobre, la cometa potrebbe continuare a brillare intensamente o addirittura aumentare la sua visibilità, rendendo possibile l’osservazione a occhio nudo intorno al 20 ottobre, soprattutto in cieli bui e privi di inquinamento luminoso.
La cometa SWAN attraverserà le costellazioni di Bilancia, Scorpione, Ofiuco, Serpente, Scudo, Sagittario, Aquila e Aquario. Attualmente è visibile soprattutto nell’emisfero australe, ma sta diventando sempre più accessibile anche per gli osservatori dell’emisfero settentrionale. Il momento migliore per osservarla è subito dopo il tramonto, circa 45 minuti dopo che il Sole è sceso sotto l’orizzonte, guardando verso ovest e sud.
La cometa Lemmon passerà vicino alla Terra il 21 ottobre, arrivando a una distanza di circa 88,5 milioni di chilometri. Con una luminosità prevista di magnitudine 5 a metà ottobre e inizio novembre, questa cometa sarà facilmente visibile con un binocolo e potrebbe diventare visibile anche a occhio nudo nelle prossime settimane, specialmente durante il suo passaggio più vicino.
Nelle immagini astronomiche, entrambe le comete appaiono circondate da un alone verdastro di gas, con lunghe code che si estendono dietro di loro. Questo colore verde caratteristico è dovuto alla presenza di molecole di carbonio biatomico che vengono eccitate dalla radiazione solare. La cometa Lemmon è attualmente visibile nell’emisfero settentrionale, posizionata leggermente sotto il Grande Carro, e la sua luminosità è in rapido aumento.
Per chi desidera osservare questi straordinari visitatori cosmici, gli esperti raccomandano di utilizzare un binocolo o un piccolo telescopio e di recarsi in un’area buia, lontana dall’inquinamento luminoso delle città. Il 20 ottobre rappresenterà un momento particolarmente favorevole per l’osservazione, dato che la Luna non disturberà con la sua luce. Le comete dovrebbero rimanere visibili per circa una settimana prima e dopo il loro massimo avvicinamento, e ancora più a lungo con l’ausilio di un telescopio.
Esistono diverse applicazioni e software gratuiti che possono aiutare a localizzare le comete in tempo reale nel cielo notturno. Programmi di planetario come Stellarium o KStars mostrano esattamente dove si trovano le comete in relazione alle stelle in qualsiasi momento. È persino possibile tentare di fotografarle con la fotocamera dello smartphone, modificando le impostazioni per ottenere un’esposizione più lunga di alcuni secondi e puntando l’obiettivo verso il cielo.
Per chi non avesse la possibilità di osservare le comete direttamente a causa di condizioni meteorologiche sfavorevoli, il Virtual Telescope Project trasmetterà una diretta streaming di entrambe le comete la sera del 20 ottobre, utilizzando telescopi posizionati sotto cieli bui a Manciano, in Italia. Questo permetterà a chiunque nel mondo di partecipare a questo evento astronomico eccezionale.
La cometa Lemmon rimarrà nascosta dietro il Sole durante novembre e dicembre, per poi tornare visibile solo agli osservatori dell’emisfero australe. La cometa SWAN, invece, inizierà probabilmente a svanire rapidamente dopo il suo passaggio ravvicinato. Questa finestra temporale limitata rende ancora più prezioso il momento attuale per l’osservazione.
Ma le buone notizie per gli appassionati di comete non finiscono qui. Diversi altri oggetti celesti di questo tipo si avvicineranno alla Terra tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, offrendo ulteriori opportunità di osservazione. Tuttavia, la combinazione di due comete luminose visibili simultaneamente rimane un evento eccezionale che vale la pena sfruttare.