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Home » Innovazione » Scienza » Scienziati simulano l’impatto dell’asteroide Bennu sulla Terra (e le notizie non sono buone)

Scienziati simulano l’impatto dell’asteroide Bennu sulla Terra (e le notizie non sono buone)

Anche se l'evento ci sarà tra molti secoli, le previsioni relative alla sopravvivenza del nostro pianeta non sono confortanti.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino6 Febbraio 2025
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asteroide in viaggio verso la terra
asteroide in viaggio verso la Terra (fonte: Pexels)
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Gli scienziati hanno simulato l’impatto dell’asteroide Bennu e le previsioni non sono incoraggianti. Subito la notizia: l’asteroide Bennu ha una probabilità di 1 su 2.700 di colpire la Terra nel settembre del 2182. Secondo uno studio dell’Institute for Basic Science (IBS) in Corea del Sud, se ciò dovesse succedere, gli effetti sul clima e sulla biosfera sarebbero devastanti. Le simulazioni al supercomputer Aleph mostrano che l’impatto solleverebbe tra 100 e 400 milioni di tonnellate di polveri, oscurando il Sole per anni e innescando un “inverno da impatto” con gravi conseguenze per l’ambiente e la sopravvivenza umana.

Terra e asteroide
Terra e asteroide (fonte: Unsplash)

Le polveri nell’atmosfera ridurrebbero la luce solare, causando un calo delle temperature globali fino a 4°C e una drastica diminuzione delle piogge. Questo comprometterebbe la crescita delle piante, con una riduzione della fotosintesi tra il 20 e il 30%. Il conseguente declino della produttività agricola metterebbe a rischio la sicurezza alimentare a livello globale. Inoltre, si verificherebbe una perdita di ozono del 32%, aumentando l’esposizione alle radiazioni ultraviolette.

Un aspetto inatteso emerso dalle simulazioni riguarda l’ecosistema marino. A differenza della terraferma, dove la ripresa della vegetazione sarebbe lenta, negli oceani il plancton potrebbe beneficiare della presenza di ferro nelle polveri sollevate dall’impatto. Questo elemento è un nutriente essenziale per le alghe, specialmente in aree normalmente povere di ferro come l’Oceano Meridionale e il Pacifico orientale. L’aumento della produttività del fitoplancton potrebbe a sua volta favorire lo sviluppo di zooplancton, creando un inaspettato effetto positivo sulla catena alimentare marina.

Gli impatti con asteroidi di medie dimensioni sono eventi rari, stimati ogni 100-200 mila anni. Tuttavia, potrebbero aver avuto un ruolo significativo nell’evoluzione umana. Per questo, i ricercatori dell’IBS intendono approfondire gli effetti di tali eventi sulla nostra specie attraverso simulazioni che analizzano la sopravvivenza e l’adattamento degli esseri umani a condizioni estreme.

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