Dumbphone letteralmente vuol dire “telefono per stupidi” ed è un termine che si riferisce ai vecchi modelli di cellulare. Quelli che non andavano su Internet, non avevano la telecamera. E, al massimo, ti facevano giocare a Snake. Ebbene, in questi ultimi tempi di super connessione, ragazze e ragazzi sembrano nuovamente attratti dal vecchio. Lo rivelano i dati crescenti sulle vendite di cellulari con tecnologia “vintage”, soprattutto in Nord America.
Secondo quanto rivelato da BBC News, sempre più persone, under 20, vanno a caccia di dispositivi a bassa tecnologia. Come mai? Il perché è presto detto. Il telefonino nasce essenzialmente come mezzo per permetterci di essere raggiungibili. Se svolge questo compito, non è necessario che faccia altro. Il discorso è valido soprattutto per chi sogna di introdurre limiti di età per l’uso degli smartphone, al fine di tutelare i minori. Quindi, sì agli sms e alla possibilità di fare chiamate, ma niente più.
Lotta dura alla dipendenza da cellulare, dunque, favorendo la diffusione di modelli che limitino il raggio d’azione allo stretto indispensabile. Attenzione, però, questi dumbphone non hanno nulla a che vedere con i vecchi telefoni anni ’90, ma promettono di essere funzionali ed eleganti, nonostante la loro noiosità. Almeno, questo è ciò che spera Chris Kaspar fondatore di Techless e padre dei nuovi modelli di cellulare, detti anche boring phone.
Certo, dumb e boring sono due appellativi negativi, ma il loro valore intrinseco è tutt’altro che negativo: spingere le e gli utenti a non immergersi nei social media (che su questi dispositivi non ci sono), ma a riscoprire la bellezza di una semplice chiacchierata. Non lo diciamo noi, ma uno studio dell’Università di Harvard: usare i social crea dipendenza.