Google scende in campo, pesantemente, per dare un impulso nuovo al suo settore “virtuale”. La novità delle ultime ore è un nuovo sistema di intelligenza artificiale, basato sul software Gemini, che simulerà conversazioni con celebrità o personaggi di fantasia.
Sono sempre di più le società che puntano sull’IA per creare contenuti in grado di attirare utenti. Vi avevamo già parlato, per esempio, dell’azienda toscana che ha dato vita a un Dante virtuale che possa fare da guida per i turisti da o da insegnante per alunne ed alunni.
Ma se si muove Google, la questione è un filo diversa. Anche perché la multinazionale tecnologica lancerebbe il guanto di sfida nei confronti di un altro colosso: Meta. Mark Zuckerberg tempo fa aveva annunciato una partnership con alcune celebrities, tra cui Paris Hilton, Snoop Dogg e Tom Brady, per creare personaggi di fantasia da impiegare per i chatbot dei suoi social come Facebook, Instagram e WhatsApp. Una cosa che, detta così, sembra lasciare il tempo che trova. Invece, rappresenta l’ennesimo passo verso “l’umanizzazione” di un servizio che sta dilagando. E che dilagherà sempre di più.
Per evitare un nuovo scandalo Johansson, però, che qualche settimana fa aveva fatto vertenza a OpenAI, la casa madre di ChatGpt, per aver copiato la sua voce, Google vuole fare tutto in regola. Come? Cercando da subito il consenso di artisti e celebrità usare le loro personalità virtuali per i chatbot.
L’obiettivo è, come detto, conquistare sempre più pubblico attraverso servizi attraente per i consumatori comuni.
Secondo quanto riportato da The Information, Google starebbe lavorando una tecnologia che consenta agli utenti di creare i propri chatbot personalizzati.
Tutto da verificare, però, se Google farà pagare questo servizio aggiuntivo o meno. Potrebbe anche integrarlo di default nel piano di abbonamento Google One.