L’insonnia è un problema diffuso, spesso aggravato dall’ansia stessa di non riuscire a dormire. Quando la mente è sovraccarica di pensieri, il sonno sembra impossibile. Ma due strategie basate sulla neuroscienza possono risolvere il problema. Si chiamano scansione corporea e “cognitive shuffle“. Questi metodi ingannano il cervello, impedendogli di focalizzarsi su preoccupazioni e stress, favorendo così un rapido addormentamento.

La scansione corporea è una tecnica suggerita dalla psicologa Dr. Alexis Kennedy, esperta in gestione dello stress. Per praticarla, sdraiatevi in una posizione comoda e portate l’attenzione sul vostro corpo, partendo dai piedi e risalendo lentamente fino alla testa. Ogni parte del corpo deve essere esaminata con attenzione: sentite calore, formicolio, rilassamento? Fermatevi qualche secondo su ogni area e riconoscete la sensazione. Questo processo attiva il sistema di elaborazione sensoriale, spegnendo il circuito dell’ansia. Per potenziarne l’effetto, potete anche ringraziare mentalmente ogni parte del corpo per il suo lavoro quotidiano, creando un loop di gratitudine che favorisce il rilassamento.
Un’alternativa altrettanto efficace è il “cognitive shuffle”, sviluppato dal dottor Luc P. Beaudoin. Questo metodo consiste nel distrarre la mente con parole o immagini casuali per interrompere i pensieri stressanti. Per provarlo, scegliete una parola neutra di almeno cinque lettere (ad esempio, “tavolo”) e pensate a parole che iniziano con ogni sua lettera: “Tenda, Albero, Vento, Ombrello, Lampada”. Pronunciate mentalmente ogni parola con calma, visualizzandola. Un’altra variante prevede di lasciar vagare la mente su oggetti casuali come “cane, mare, luna, biscotto” senza cercare connessioni logiche. Questo processo imita il naturale stato onirico, predisponendo il cervello al sonno.