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Home » Lifestyle » Cibo » Come si fanno le patatine fritte (perfette)?

Come si fanno le patatine fritte (perfette)?

Ecco la ricetta (testata) per preparare in casa delle patate fritte da manuale: dosi, tecniche di taglio e cottura.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino13 Luglio 2024
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patatine fritte nel cartoccio
patatine fritte nel cartoccio (fonte: Pexels)
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Il 13 luglio si festeggia la Giornata Mondiale delle Patatine fritte, forse il cibo che assieme alla pizza (e al cioccolato) è capace di regalare buonumore agli esseri umani. Le patatine fritte perfette sono croccantissime fuori e ben morbide dentro e sì, si possono preparare anche a casa seguendo tutte le dritte che vi stiamo per dare. Perché le patatine fritte richiedono una certa dose di pazienza e anche qualche strumento per facilitare la cottura.

Che patate scegliere

un piatto di french fries
Un piatto di french fries (fonte Unsplash)

Partiamo dall’ingrediente base, le patate. Quali sono le patate migliori per la frittura? Decisamente quelle a pasta gialla, poiché sono compatte, poco farinose e non assorbono l’olio. Che poi è il fattore decisivo per la croccantezza delle French Fries.

Vanno bene dunque le patate Primura, le Penelope e le Agria. Fanno al caso vostro anche quelle con buccia rossa. Sceglietele belle grandi e oblunghe, faciliteranno il taglio.

Per le dosi, calcolate 1 chilo di patate per 4 persone.

Come preparare le patatine fritte

patatine nel piatto
patatine nel piatto (fonte: Pexels)

Lavate per bene le patate, sbucciatele e dedicatevi al loro taglio. Assicuratevi di avere un coltello con lama affilata. Ed eccoci al primo trucco: affettate le patate in fette spesse un centimetro. Poi, dalle fette ricavate dei bastoncini grandi anch’essi un centimetro. Non è necessario essere super precisi, ma le dimensioni garantiranno una cottura equilibrata.

Secondo, importantissimo trucco: lasciate a mollo le patate tagliate in acqua fresca per almeno un’oretta, cambiando l’acqua dopo i primi 30 minuti. In questo modo l’amido delle patate verrà eliminato e in cottura saranno più croccanti. Avete capito quindi che il fattore croccantezza è primario. Le patate saranno pronte per la cottura quando l’acqua risulterà trasparente. Se così non dovesse essere, lasciatele ancora a bagno. Scolatele e asciugatele benissimo.

A questo punto mettete a scaldare sul fuoco l’olio. Siamo quindi al terzo trucco: l’olio deve essere un olio di arachide, con un alto punto di fumo, quindi resistente alle alte temperature. Inoltre, il sapore è più neutro rispetto all’olio extravergine d’oliva. L’olio deve essere abbondante, circa un litro. Solo così avranno il famigerato “crunch”, senza assorbire l’olio. Usate quindi una pentola alta o in grado di contenere tutto l’olio.

L’olio sarà pronto quando ha raggiunto la temperatura di 170°. Quarto e ultimo trucco: usate un termometro sonda per capire quando l’olio è caldo, non sbaglierete.

Gettate le patate in olio caldo poco alla volta e tiratele su appena saranno dorate (non bruciate). Mettetele a risposo su carta assorbente una volta cotte e spolveratele con sale. Mangiatele con grande gioia (belle calde).

Elenco trucchetti

  • Affettate con cura e regolarità le patate
  • Lasciate a bagno le patate tagliate in acqua fresca per un’ora e più, fino a quando l’acqua non sarà trasparente
  • Usate olio di arachide in quantità abbondanti
  • Misurate la temperatura dell’olio con un termometro a sonda. Deve raggiungere i 170°.

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