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Home » Lifestyle » Cibo » Cos’è la kombucha e perché fa tanto bene

Cos’è la kombucha e perché fa tanto bene

Tutti pazzi per la kombucha, la bevanda fermentata che fa bene ed è buona. Ecco come si prepara e perché dovremmo consumarla.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino25 Agosto 2024
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kombucha
Una bottiglia di kombucha (fonte: Unsplash)
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La kombucha è una bevanda che si ottiene dalla fermentazione del tè. In questi anni sta conoscendo grande successo perché oltre ad avere un gusto gradevole, fa bene al nostro microbiota intestinale (e non solo). La kombucha ha origini antichissime. Nasce infatti tra 220 e 210 a.C., durante il regno dell’imperatore cinese Qin Shi Huang.

Potete comprare la kombucha già imbottigliata a o farla anche a casa. Si prepara con acqua, tè, zucchero, uno starter e il cosiddetto SCOBY, ovvero la Symbiotic colony of bacteria and yeast, una coltura di batteri e lieviti che dà il via alla fermentazione. E che si può acquistare nei negozi specializzati o online (anche a questo link). Proprio lo SCOBY, infatti, fa moltiplicare i batteri buoni all’interno della bevanda. I quali si nutrono dello zucchero contenuto nel liquido e formano una barriera protettiva che impedisce la fuoriuscita di anidride carbonica. Questo le dà quel tocco di gasato che è totalmente natuale. Dopo 2-3 settimane di riposo la bevanda è pronta.

Come tutti gli alimenti fermentati (kimchi e tempeh, per citarne due), la kombucha fa bene perché produce enzimi che aiutano l’equilibrio dell’organismo a livello intestinale. Questo ha anche ripercussioni positive nel contrasto a infezioni fungine come quelle da candida. Inoltre, la kombucha ha un’azione antiossidante, impedisce cioè la degenerazione dei tessuti. Rispetto ad altri tipi di bevande dolci, che fanno assorbire lo zucchero a livello intestinale creando picchi glicemici, la kombucha è molto più salutare. Anche le sue qualità alcalinizzanti. Contrasta cioè l’acidità, favorendo l’assorbimento di vitamine e minerali.

Come si prepara la kombucha

kombucha e barattoli
I barattoli per la kombucha casalinga (fonte: Unsplash)

Per preparare la kombucha avrete bisogno di tè nero o verde (4-5 grammi), zucchero o miele (80-100 grammi), un litro di acqua filtrata o minerale naturale, un pezzo di SCOBY attivo e 100 ml di kombucha già fermentato per attivare lo SCOBY.

Necessari anche un barattolo di vetro, un panno di cotone per coprire il barattolo e un elastico. Importante: non usate contenitori di metallo o plastica e assicuratevi di sterilizzare il barattolo di vetro e gli attrezzi che usate.

Preparate il tè, lasciandolo in infusione per 5-10 minuti. Aggiungete lo zucchero, mescolando bene. Una volta freddo, versate il tè nel barattolo e aggiungete lo SCOBY, con una piccola quantità di kombucha già fermentato. Coprite il barattolo il panno di cotone, fissato con l’elastico e fate riposare in un luogo tiepido (20°C e i 25°C è la temperatura ideale) e al riparo dalla luce diretta.

Ora, lasciate fare al tempo, ma non aspettate meno di 7-10 giorni. Dopo di che imbottigliate la kombucha. Che potrete aromatizzare anche con frutta fresca.

La kombucha contiene una piccola quantità di alcol, dovuto alla fermentazione. Tuttavia, è talmente bassa che non ha effetti significativi sull’organismo. Nel caso abbiate sensibile all’alcol o aveete delle restrizioni alimentari, leggete le etichette della kombucha acquistata. O in caso di preparazione casalinga, controllate attentamente i tempi di fermentazione.

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