Sul web gira una strana teoria, in tanti si chiedono se i Cereali Kellogg’s siano stati inventati per combattere la masturbazione. La risposta è no, ma i rumors sono nati a causa della strana avversione di John Harvey Kellogg verso il sesso. Il medico americano era un assertore delle conseguenze disastrose della masturbazione sul fisico
Mentre i preti incutevano il terrore ai bambini associando l’autoerotismo alla cecità, John Harvey Kellogg (1852 – 1943) portava avanti teorie anche più estreme. Nel suo libro “Plain Facts for Old and Young: Embracing the Natural History and Hygiene of Organic Life”, sosteneva l’importanza di prevenire l’abitudine di masturbarsi. Kellogg credeva che la masturbazione fosse una pratica dannosa. Era convinto che l’autoerotismo portasse a una serie di problemi fisici e mentali, tra cui la cecità, l’epilessia, la schizofrenia e la malattia mentale. Sosteneva, inoltre che l’autocompiacimento fosse causa di malattie come l’acne, la spossatezza e la debolezza fisica.
Per combattere l’abitudine alla masturbazione, Kellogg consigliava di seguire una dieta vegetariana e insipida. Consigliava di evitare cibi piccanti, bere acqua fredda, fare esercizio fisico regolare, e dormire in camere fresche. Inoltre, Kellogg raccomandava di utilizzare rimedi come l’applicazione di acido carbolico sulle parti genitali o di indossare cinture di ferro strette per impedire l’erezione.
Da questa ossessione di Kellogg per il sesso, nasce la teoria che abbia ideato i corn flakes, in quanto cibo insipido, per diminuire l’appetito sessuale e la sovreccitazione di chi li mangiava. La realtà è diversa, i fratelli Kellogg inventarono i cereali Kellogg’s per riciclare del grano raffermo da servire ai pazienti della propria clinica. John Harvey Kellogg e suo fratello William Keith decisero così di aggiungere i corn flakes, al latte già versato per renderne più facile l’assunzione ai pazienti della loro clinica, il Kellogg sanitarium. Li misero in vendita con il nome di Granula, ma dovettero cambiarlo perché esisteva già un prodotto con quel nome commercializzato da James Caleb Jackson.