La curcuma, una spezia dorata utilizzata da millenni nella cucina e nella medicina tradizionale asiatica, è oggi sempre più apprezzata per i suoi straordinari benefici sulla salute. Ricca di curcumina, il suo principio attivo più potente, la curcuma è nota per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antimicrobiche. Ma cosa accade realmente al nostro corpo se la assumiamo quotidianamente? Ecco tutto ciò che dovete sapere per sfruttare al meglio i suoi effetti benefici.
La curcuma si ottiene da una radice (come lo zenzero). Il suo colore giallo vibrante serve anche come colorante alimentare. Ha un sapore forte e pungente, ma molto piacevole. Consumata con pepe nero, il suo assorbimento aumenta fino a 20 volte. Va sempre accompagnata a grassi sani come olio d’oliva che aumentano la sua biodisponibilità.
Spolveratela sul riso o nei vostri sughi per dare loro un sapore in più. Il cosiddetto Golden Milk, una bevanda tradizionale dell’ayurveda a base di latte vegetale, curcuma e dolcificante a scelta, è un toccasana per favorire la digestione e stimolare il sistema immunitario durante l’inverno.

La curcumina aiuta a combattere le infiammazioni croniche, che sono alla base di molte malattie degenerative, tra cui quelle cardiovascolari e neurodegenerative. I suoi effetti antiossidanti contrastano i danni dei radicali liberi, proteggendo cellule e tessuti. Questo la rende particolarmente utile per alleviare il dolore articolare, specialmente nei pazienti con osteoartrite, con studi che dimostrano un’efficacia paragonabile a quella dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ma senza gli effetti collaterali tipici di questi ultimi. Ovviamente, non sostituisce l’assunzione di medicine, ma può essere utile come affiancamento alle terapie tradizionali.
Il cuore può beneficiare della curcuma grazie alla sua capacità di migliorare la funzione endoteliale e ridurre il colesterolo “cattivo”, LDL. Alcune ricerche suggeriscono anche un potenziale abbassamento della pressione arteriosa se la curcuma viene assunta regolarmente per più di 12 settimane.
Il benessere intestinale non è da meno. La curcumina contribuisce a ridurre le infiammazioni del tratto gastrointestinale, rendendola utile in condizioni come la sindrome dell’intestino irritabile e le malattie infiammatorie intestinali. Inoltre, aiuta a riequilibrare il microbioma intestinale, favorendo la crescita di batteri benefici.

Anche il cervello può trarre vantaggio dalla curcuma. Alcuni studi suggeriscono che possa ridurre il rischio di sviluppare patologie neurodegenerative, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e alla capacità di proteggere le cellule cerebrali dallo stress ossidativo.
Sul piano estetico, la curcuma può migliorare la salute della pelle, riducendo acne, eczema e psoriasi grazie alle sue proprietà antimicrobiche e antiossidanti. Nell’ayurveda, infatti, è consigliata a chi ha la pelle grassa (Kapha) per diminuire sebo e infiammazione. Inoltre, protegge la pelle dai danni dei raggi UV e favorisce una maggiore luminosità cutanea.
Attenzione: come ogni alimento, la curcuma non è priva di rischi. Il consumo eccessivo o prolungato di integratori di curcuma può causare disturbi gastrointestinali come nausea e diarrea, ridurre l’assorbimento del ferro e, in rari casi, provocare danni epatici. Inoltre, è controindicata per chi soffre di calcoli renali, disturbi della coagulazione o assume farmaci anticoagulanti, immunosoppressori e antidiabetici. Fate sempre dunque molta attenzione e rivolgetevi al vostro medico curante per tutte le informazioni specifiche sulla vostra condizione fisica.