Vediamo spesso i calciatori in ritiro sottoporsi a bagni nel ghiaccio o ammollo nei ruscelli gelidi di montagna dopo un allenamento intenso. Lo fanno per recuperare le forze e coccolare i muscoli stanchi. Ma funziona? In teoria sì. Ma non per i muscoli delle donne. I ricercatori della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) hanno scoperto che né i bagni freddi né quelli caldi accelerano il recupero dopo un esercizio molto impegnativo per atlete e sportive. I risultati, pubblicati il 7 maggio 2025 sulla rivista PLOS One, sollevano dubbi sull’efficacia di queste tecniche di recupero molto diffuse.
L’esperimento ha coinvolto 30 giovani donne, tutte con circa 23 anni d’età. Dopo aver eseguito cinque serie da 20 salti (drop jump) da una piattaforma alta 60 cm, un esercizio faticoso che causa affaticamento e micro-lesioni muscolari, le partecipanti sono state divise in tre gruppi. Un gruppo ha fatto un bagno in acqua fredda (10 °C), un altro in acqua calda (40 °C), e il terzo gruppo non ha seguito alcun trattamento. Ogni sessione di immersione è durata 10 minuti ed è stata ripetuta due ore dopo.

I ricercatori hanno valutato vari parametri a distanza di uno, due e tre giorni dall’allenamento: forza muscolare, dolori, gonfiore e un enzima nel sangue (creatina chinasi) che segnala eventuali danni ai muscoli. Nessuna delle tre modalità ha portato a risultati migliori rispetto alle altre. Le donne che hanno fatto i bagni freddi o caldi non si sono riprese più in fretta di chi non ha fatto nulla.
Sono emerse alcune differenze secondarie, ma senza ricadute pratiche. Le donne che si erano immerse in acqua fredda mostravano una minore ossigenazione muscolare, mentre chi aveva fatto il bagno caldo aveva una temperatura interna del corpo più alta. Tuttavia, questi dati non si sono tradotti in un recupero più rapido o completo.
Il dato più interessante riguarda proprio il genere: la maggior parte degli studi passati si è concentrata sugli uomini, e in alcuni casi si è osservato un effetto positivo dei bagni freddi. Questo nuovo studio mostra quanto sia importante non generalizzare i risultati maschili alle donne, perché le risposte fisiologiche possono essere diverse.
Va anche considerato un altro aspetto: il fattore psicologico. Anche se i benefici fisiologici sono minimi o nulli, molte persone riferiscono di sentirsi meglio dopo un bagno ghiacciato. Questo effetto placebo — sentirsi più leggere, più toniche o semplicemente “rigenerate” — può influenzare positivamente la motivazione e la percezione soggettiva del recupero, soprattutto in contesti agonistici.