Il Pilates è una disciplina sempre più popolare per chi cerca un’attività fisica a basso impatto ma efficace, nota per migliorare postura, flessibilità e consapevolezza corporea. Tuttavia, una domanda ricorrente tra chi desidera iniziare questo tipo di allenamento è: fa davvero dimagrire? La risposta è articolata e dipende da diversi fattori, tra cui la frequenza dell’allenamento, l’intensità e il tipo di dieta associata.
Il Pilates, ideato da Joseph Pilates all’inizio del XX secolo, si basa su esercizi che rafforzano il core, ovvero la muscolatura addominale, lombare e pelvica, migliorando la stabilità, la flessibilità e l’equilibrio. Studi pubblicati sul Journal of Strength and Conditioning Research e su PLOS One indicano che il Pilates può aumentare la massa muscolare magra (questo permette di bruciare calorie anche inattivi), migliorare la composizione corporea e contribuire alla riduzione della circonferenza della vita, specialmente in soggetti sedentari o in sovrappeso.

Tuttavia, dal punto di vista strettamente calorico, il Pilates non è paragonabile a discipline aerobiche ad alta intensità come la corsa, lo spinning o l’HIIT. In media, una persona di 70 kg brucia circa 175 calorie in una sessione di Pilates base di 50 minuti. In confronto, la stessa persona può bruciare oltre 400 calorie correndo a ritmo moderato per lo stesso tempo. Questo significa che il Pilates, da solo, ha un impatto limitato sul dispendio calorico giornaliero.
Nonostante ciò, può rappresentare un alleato importante all’interno di un programma di dimagrimento più ampio. Contribuisce infatti a migliorare la postura, il tono muscolare e la consapevolezza del proprio corpo, elementi che possono aumentare la motivazione e facilitare l’adesione a uno stile di vita attivo. Inoltre, la sua azione sul core e sulla muscolatura profonda favorisce un aspetto più tonico e snello, anche in assenza di una significativa perdita di peso.
Un’altra variabile fondamentale è la tipologia di Pilates praticato. Il Pilates matwork (a corpo libero su tappetino) ha un’intensità più bassa rispetto al Reformer Pilates, che utilizza macchinari e resistenze e può generare un maggiore dispendio energetico. Alcuni studi hanno dimostrato che il Pilates praticato regolarmente, almeno tre volte a settimana per otto settimane, può ridurre significativamente la massa grassa corporea, se abbinato a un’alimentazione bilanciata.
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