Per chi ama l’originalità e l’eccentricità abbinata alla moda il nome di Franco Moschino non può che essere una garanzia, se non uno modo di vivere. La sua interpretazione dello stile, infatti, ha lasciato un segno indelebile grazie ad una visione ironica, provocatoria e anticonformista. Nato il 27 febbraio 1950 ad Abbiategrasso, nei pressi di Milano, ha rivoluzionato l’industria del fashion con le sue creazioni eccentriche e il suo spirito ribelle, contrapponendosi alle convenzioni dell’alta moda tradizionale.
Quello che non tutti sanno, però, è che il sogno di Moschino non è sempre stato quello di diventare stilista. Inizialmente, il suo interesse principale è rivolto all’arte, motivo per cui si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. La sua intenzione, infatti, è di diventare pittore. Tuttavia, per mantenersi agli studi, inizia a lavorare come illustratore di moda e, grazie a questa esperienza, si avvicina progressivamente al settore dell’abbigliamento.
Il 1971, è un anno importante per lui. La sua carriera, infatti, ha una svolta quando entra nello staff di Gianni Versace come illustratore. Successivamente, collabora con la casa di moda Cadette, esperienza che gli permette di affinare le sue competenze nel design e nella sartoria. Ma è solo nel 1983 che fonda il suo marchio, Moschino, dando vita a una delle maison più irriverenti e originali della moda italiana.

Fin dagli esordi, Franco Moschino si distingue per l’approccio irriverente. Le sue collezioni sono caratterizzate da slogan ironici, giochi di parole e riferimenti alla cultura pop. Attraverso un linguaggio fatto di colori vivaci, stampe esuberanti e dettagli surreali, riesce a sovvertire i codici tradizionali dell’abbigliamento di lusso.
Ma uno degli aspetti più interessanti del suo lavoro è la critica implicita all’industria della moda. In molte sue creazioni, infatti, deride il consumismo e l’ossessione per il lusso ostentato, pur facendo parte di quel mondo. Su questa scia realizza abiti con scritte come “Fashion Kills” e “Waist of Money”, dimostrando una capacità del tutto personale di mescolare satira e stile.
Ed è proprio grazie a questo approccio anticonformista, che il marchio Moschino riscuote rapidamente un grande successo internazionale. Celebrità e icone della moda, infatti, iniziano a indossare le sue creazioni, consolidando il brand come sinonimo di creatività e audacia.
Purtroppo, però, il flusso creativo di Franco Moschini viene interrotto drammaticamente nel 1994 a causa di un attacco cardiaco. La sua scomparsa prematura, però, non ha arrestato la vita del marchio che lo ha sempre rappresentato in modo profondo e personale. L’azienda, infatti, continua a prosperare grazie ai suoi successori, impegnati a mantenere viva la sua visione innovativa e il suo spirito irriverente.