Per il tradizionale gala del Met si dovrà aspettare il 6 maggio ma, nonostante l’attesa sempre più breve, la manifestazione ha iniziato a far parlare di sé grazie anche alla presenza del così detto cappotto giardino. Nello specifico si tratta di un vero e proprio orto in miniatura composto da avena, segale ed erba di grano. Il tutto fatto crescere su di un cappotto realizzato da Jonathan Anderson. Questo capo particolare, poi, sarà esposto all’interno della mostra Sleeping Beauties, organizzata dal Costume Institute Metropolitan Museum di New York proprio per il prossimo 10 maggio.
Tra il cappotto giardino e i modelli più preziosi che saranno messi in mostra esiste, però, esiste una connessione rappresentativa molto forte. Stando al Met, il cappotto di Anderson, che fiorirà e morirà nel corso dell’esposizione, ha il compito di evidenziare proprio la natura transitoria della moda stessa. Una visione voluta ed abbracciata pienamente da Andrew Bolton, curatore della mostra ma, soprattutto, l’uomo che ha trasformato questo istituto in uno dei centri più importanti riguardo la moda.
Ma quanti saranno gli Sleeping Beauties, ossia i capi risvegliati dal loro sonno e che fanno parte del vasto archivio del museo? Tutto girerà intorno a 250 vestiti o elementi di abbigliamento. Tra questi spiccano un corsetto elisabettiano ed un abito da ballo Farfalla del couturier Charles James. In entrambi i casi si tratta di modelli così fragili da non poter nemmeno essere posizionati su dei manichini. Per questo motivo Bolton ha deciso di adagiarli all’interno di teche di vetro. Una scelta che, ovviamente, fa riferimento a tutte quelle principesse che hanno atteso il famoso bacio del principe per essere svegliate dal loro sonno.