Quelli immortalati dal cinema, nello specifico dal film I ponti di Madison County, si trovano nello stato dell’Iowa ma molta parte del territorio americano è caratterizzato da queste costruzioni. Di cosa sei tratta? Ovviamente dei covered bridge, ossia i ponti coperti, diventati una vera icona del paesaggio rurale statunitense, un incrocio affascinante tra ingegneria e folklore. Queste strutture in legno, con il loro tetto spiovente che copre interamente il ponte, sono molto più di semplici attraversamenti fluviali. Si tratta di vere e proprie capsule del tempo, che grazie alle quali è possibile ritornata ad un’epoca in cui la costruzione di ponti era un’arte e non solo una scienza.
L’idea di coprire i ponti, però, non è nata in America. Si ritiene che i primi esempi risalgano all’Europa medievale, dove i tetti servivano a proteggere le strutture in legno dalle intemperie e dai danni causati dal fuoco. Tuttavia, è negli Stati Uniti che queste strutture hanno trovato il loro habitat naturale, diffondendosi soprattutto nelle regioni orientali e nel Midwest.
La realizzazione dei ponti coperti, dunque, raggiunge il suo apice nel XIX secolo, quando si assistette a una vera e propria mania costruttiva. Molti di questi vengono costruiti da artigiani locali, che utilizzavano tecniche tradizionali e materiali semplici come il legno di quercia e di pino. Anche per questo, ad oggi, sono diventati un vero e proprio bene architettonico da conservare grazie al quale è raccontata una parte importante dell’evoluzione e dello sviluppo americano.
Anzi, per chi è appassionato di storia e architettura, è possibile costruire dei tour specifici, per visitare alcuni dei più bei ponti coperti d’America. Tra i più interessanti ci sono quelli situati al confine tra Pennsylvania, New Jersey, Marylandad e ad appena 40 minuti da Philadelphia. Qui è possibile lasciarsi trasportare da un’atmosfera rilassante ed estraniante, completamente diversa da quella iper stimolante delle grandi città. E, proprio all’interno di questi paesaggi quasi irreali e lontani dalla realtà contemporanea, vengono custoditi i covered bridges più belli d’America. In particolare si tratta dei 13 che circondano la Brandywine Valley, a Chester Country. Questa la lista completa presente anche nella guida The Countryside of Philadelphia.
- Glen Hope Bridge – Al confine tra il Maryland e la Pennsylvania
- Pine Grove Bridge – E’ stato il primo passaggio tra New York e Washington alla fine del XIX secolo
- Mercer’s Mill – Si trova nel lato di Lancaster, si distingue per il suo colore rosso
- Smith Bridge – Incendiato nel 1961 e ricostruito nel 2002
- Speakman Bridge – Prende il nome del signor Speakman che gestiva un mulino nella zona
- Harmony Hill Bridge – Uno dei famosi ponti bianchi con portale a gradini
- Bartram Bridge – Chiuso al traffico e perfetto per scattare delle foto
- Knox Bridge – Il ponte più famoso e fotografato di tutta Chester Country.
- Larkin Bridge – spostato dal suo luogo di costruzione originale ed è oggi esclusivamente pedonale
- Sheedal Hall Bridge – Anche questo con portale a gradini
- Kennedy Bridge – Ricostruito dopo un incendio nel 1987 con un legno più resistente di origine africana
- Rapps Dam Bridge – Prende il nome dei gestori di una segheria e un mulino nelle vicinanze.