Il termine Kagura significa letteralmente “intrattenere gli dei”. Si tratta pertanto di una danza sacra giapponese e di un rituale musicale dedicato alle divinità dello shintoismo. Fin dall’antichità, veniva eseguito come cerimonia affinché il raccolto fosse buono e per scongiurare disastri naturali. L’origine del kagura non è nota con precisione, ma si dice che abbia origine nella storia di Amano-Iwato, un celeberrimo mito descritto nel più antico documento storico del Giappone: il Kojiki (scritto circa 1.300 anni fa).
In questa storia, Amaterasu Okami (Dio del Sole) si nasconde dietro una roccia. Molte divinità danzano e suonano musica sperando di farlo uscire allo scoperto in modo che quest’ultimo faccia risplendere di nuovo la luce sul mondo. Tale danza/rituale, ad ogni modo, si è diffusa in tutto il Paese, dando vita a molte forme di spettacolo. Ogni regione ha goduto della propria forma di kagura per molte generazioni. La danza Kagura è un vero e proprio patrimonio culturale del Giappone.
Tra le forme di danza Kagura più famose e amate in giappone, troviamo l’Iwami Kagura tipica dell’omonima provincia che attualmente corrisponde all’odierna prefettura di Shimane. l’Iwami Kagura si contraddistingue da musiche e danze altamente incalzanti, il tutto seguito da splendidi costumi ed ultimo non ultimo la narrazione di antiche leggende locali.
La danza Kagura è poi entrata nell’immaginario della cultura popolare. giapponese, danza spesso rappresentata in numerosissimi anime e manga. In Naruto ad esempio il personaggio di Karin effettua una danza simile, applicata in combattimento. Discorso simile si verifica anche nel recentissimo Demon Slayer – Kimetsu no yaiba, anime molto legato ad alcune tradizioni di un Giappone antico e feudale.