Alien: Romulus di Fede Álvarez sta appassionando i fan del franchise sci-fi voluto da Ridley Scott. Ma perché si intitola in questa maniera così particolare? Lo ha spiegato lo stesso regista, facendo riferimento a dei fattori narrativi ben precisi. E naturalmente, anche al mito della fondazione di Roma. Con una gustosa curiosità finale.
Partiamo dal dato di fatto reale: Romulus in effetti si riferisce al nome di uno dei due moduli della dismessa stazione spaziale Renaissance (Rinascimento), dove è ambientata la storia. Ma c’è di più. In una recente intervista al sito Digital Spy, Álvarez ha dichiarato che tutte le relazioni presenti nella storia sono di fratellanza. Vista da differenti angolazioni.
In particolare nel rapporto tra la giovane Rain Carradine (Cailee Spaeny) e Andy (David Jonsson), un’androide obsoleto e dall’umorismo sottile creato dalla Weyland-Yutani. E in seguito riprogrammato dal padre della ragazza poco prima di morire nelle miniere, affinché se ne prendesse cura.
Inizialmente dubbiosi di partecipare al piano dell’ex ragazzo di lei, Tyler (Archie Renaux), sul rubare del combustibile per l’alimentazione delle capsule per l’iper-sonno contenute all’interno della stazione spaziale Renaissance, per poter fuggire dal pianeta dove lavorano, Andy accetta per le direttive ricevute alla riprogrammazione su: “Ciò che è meglio per Rain“.
Eccolo, il tema della fratellanza. Che riporta alla memoria la storia dei due fondatori di Roma, Romolo e Remo.
“Ci sono molti temi nella narrazione, ma uno di quelli è cosa significa essere un fratello o una sorella, cosa significa davvero. Quali sono le tue responsabilità? Se ne hanno oppure no? Dovrebbero prendersi cura di te; tu dovresti prenderti cura di loro. Come fai a vederlo? Romolo e Remo ovviamente è una storia di fratellanza che non è andata bene…“.
Ricapitolando, Alien: Romulus, si colloca a livello narrativo tra Alien (1979) e Aliens: Scontro Finale (1986) rende omaggio al mito della fondazione di Roma poiché esso stesso si propone come nuovo punto d’origine del franchise. Legato, però, a qualcosa di antico, anzi ancestrale. Qualcosa che ha a che vedere con il senso della fratellanza, anche tradito, disatteso.
Perché però dargli proprio il nome Romulus? Non solo perché tra i due fratelli Romolo è quello che ha vinto. Ma anche perché è il settimo film della saga. E Romulus ha sette lettere.