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Home » Spettacolo » C’è ancora domani, come finisce il film?

C’è ancora domani, come finisce il film?

Scopriamo come finisce C'è ancora domani, primo film da regista di Paola Cortellesi che la vede protagonista nel ruolo di Delia.
Simone FabrizianiDi Simone Fabriziani2 Novembre 2023
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C'è ancora domani
Paola Cortellesi nel film C'è ancora domani - fonte Vision Distribution
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C’è ancora domani finisce con il personaggio di Delia che la mattina della veglia di suo suocero, anziché rimanere a casa a continuare ad accogliere parenti e parenti, si avvia verso i seggi elettorali per fare una cosa storica: partecipare al primo voto politico aperto alle donne in Italia. Con indosso una camicia comprata per l’occasione con i suoi risparmi segreti, Delia si avvia al seggio e, dopo aver votato sulle schede, esce ed incontra la figlia Marcella, e le sorride. Giunge però al seggio anche il violento marito Ivano, che aveva scoperto dove stava andando a causa della lettera con la tessera elettorale che le era caduta sull’uscio di casa, senza accorgersene. Moglie e marito si guardano, lui dal basso e lei dall’alto, divisi da una fiumana di elettori, vecchi e nuovi. Dopo una vita come moglie maltrattata e madre carica di sofferenza e sacrifici per i suoi figli, è lei ad aver compiuto per una volta un gesto eroico, epocale: aver contribuito con il suo voto, quello di una donna, a regalare all’Italia del Dopoguerra un futuro migliore per tutte le mogli e madri in difficoltà.

C’è ancora domani  è un film agrodolce diretto da Paola Cortellesi, il suo primo da regista. La storia del lungometraggio in bianco e nero racconta di Delia (Paola Cortellesi), moglie di Ivano e madre di tre figli. Siamo nella seconda metà degli anni ’40 e questa famiglia qualunque vive in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle. Ivano (Valerio Mastandrea) è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia. Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un vecchio livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante.

L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza. È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella (Romana Maggiora Vergano), che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante. Anche Delia non chiede altro, accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspiri. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.

Presentato in anteprima italiana alla 18° Festa del Cinema di Roma, C’è ancora domani è il primo film da regista per l’attrice Paola Cortellesi, qui anche interprete principale e co-sceneggiatrice assieme a Furio Andreotti e Giulia Calenda. Prodotto da Wildside, il film è approdato nelle sale a partire da giovedì 26 ottobre con Vision Distribution, ottenendo ottimi incassi. Nel cast, anche Valerio Mastandrea, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli e Romana Maggiora Vergano.

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