Se vi dicessimo Fotoromanza, probabilmente non assocereste la parola a uno dei tormentoni più pungenti degli anni ’80. Basta dirvi però “Questo amore è una camera a gas!” per risolvere il mistero. Ci mise un po’ di tempo il singolo cult di Gianna Nannini a conquistare la classifica dei dischi più venduti in Italia (successe nell’agosto dell’1984), ma da allora è ancora uno dei pezzi più noti della Gianna Nazionale. Così trascinante da conquistare anche un genio del cinema come Michelangelo Antonioni che della canzone diresse il videoclip. Ebbene, quel video non è più disponibile per motivi di copyright.
Come raccontato dalla pagina Videoclip Italia si trova solo qualche fotogramma, sufficiente però per ricostruire lo script. Antonioni, all’epoca, non dirigeva più. Sarebbe tornato sul set solo tempo dopo e al fianco di Wim Wenders per Al di là delle nuvole. Ma era incuriosito dalla forma videoclip, forse per il suo linguaggio “sintetico”. Fu così che decise di collaborare con Nannini che in quegli anni, col suo look androgino e molto “europeo”, sembrava davvero un’aliena in un pop nostrano che sfornava canzonette d’amore a ripetizione.
Così, abbandonata la rima cuore-amore, la cantautrice di Siena crea un’associazione memorabile amore-camera a gas. Quale fu il contributo di Antonioni a tutto questo? In verità non fu particolarmente graffiante, perché il video, dalle immagini ritrovate e dalla memoria di chi lo ha visto, era piuttosto didascalico.
Sempre citando Video Clip Italia, il verso “Ti telefono o no” si associava a numeri che uscivano fuori, La “finta sul ring” era davvero mostrata attraverso un incontro fra pugili. E la camera a gas veniva mostrata attraverso del fumo che usciva da una porta bianca.
Peccato non poterlo più vedere.