Era il 1981 quando Nikka Costa, di appena nove anni, incide il brano On My Own diventando per il mercato europeo e sudamericano la ragazzina prodigio della musica pop. La canzone, infatti, rimane per ben quattordici settimane al #1 nella classifica dei singoli più venduti in Italia, oltretutto registrata a Milano sotto la benedizione di Tony Renis. Non tutti sanno, però, che il padre Don Costa, compositore e arrangiatore di successo, aveva deciso di non pubblicare il disco negli Stati Uniti. Il suo desiderio, infatti, è che la figlia continuasse ad avere una vita assolutamente normale. Questo nonostante le personalità della musica che, fin dai primi attimi, hanno fatto parte della sua vita. Uno di questi, ad esempio, è Frank Sinatra, padrino di battesimo della piccola.
La carriera canora di Nikka, comunque, subisce un netto arresto proprio con la morte prematura del padre. In conseguenza a questo, infatti, abbandona le scene per un pò. Per un suo ritorno sul palcoscenico bisogna attendere il 1990. Nello specifico, approfitta di un palcoscenico come quello dell’Ariston e del festival di Sanremo per mostrare le sue nuove sonorità tra il soul e il funky.
A cambiare, però, non è solamente la musica. Nikka Costa, infatti, decide di abbandonare gli Stati Uniti per vivere in Australia. Un trasferimento che giova anche alla sua musica. Gli anni 2000, infatti, coincidono con una sorta di rinascita. Alcune delle sua canzoni riescono ad avere successo in America. In modo particolare i brani inseriti nella colonna sonora della serie tv Buffy l’ammazzavampiri e del film A proposito di Steve, con Sandra Bullock e Bradley Cooper.
Esperienze positive che le hanno portato anche collaborazioni importanti come quelle con Lenny Kravitz e Prince. Dal punto di vista personale, poi, la sua vita è piuttosto tranquilla. Sposata con il produttore australiano Justin Finley, ha avuto due bambini. Per finire, la Costa è in procinto di lanciare il suo prossimo album Dirty, a sei anni di distanza dall’ultimo.