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Home » Spettacolo » Chi è davvero Andrea Iervolino? Produttore di film (ora editore di Rocco Casalino) indagato per truffa

Chi è davvero Andrea Iervolino? Produttore di film (ora editore di Rocco Casalino) indagato per truffa

Breve ritratto di Andrea Iervolino, produttore cinematografico italo-canadese, indagato per truffa da 60 milioni di tax credit. Sarà editore di una nuova testata.
Gabriella DabbeneDi Gabriella Dabbene12 Novembre 2025
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Andrea Iervolino sul red carpet
Andrea Iervolino sul red carpet (fonte: YouTube)
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Andrea Iervolino è un produttore cinematografico italo-canadese finito al centro di un’inchiesta della Procura di Roma per una presunta truffa legata ai crediti d’imposta nel settore del cinema. Il 14 luglio 2025, il ministero della Cultura ha revocato quasi 60 milioni di euro di tax credit concessi alla Sipario Movies S.p.A., società fondata da Iervolino insieme a Monika Waldner Gomez Del Campo Bacardi, nota come Lady Bacardi.

I finanzieri del nucleo PEF della Capitale hanno perquisito le sedi delle società Sipario Movies S.p.A., Arte Video S.R.L. e Tatatu S.p.A., oltre alle abitazioni e alle auto del produttore. Insieme a lui sono indagati tre manager che hanno ricoperto incarichi apicali nelle sue aziende: Maria Ruggiero, Giorgio Paglioni e Giuseppe Tissino. Le accuse sono di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione.

Nato a Cassino, nella provincia del Lazio, Iervolino proviene da una famiglia che ha conosciuto il tracollo finanziario quando era bambino. Suo nonno lasciò l’azienda di famiglia in mani inesperte alla sua morte, causando un rapido fallimento che portò il padre Giovanni all’alcolismo. La madre Sonia, canadese adottata e trasferitasi in Italia da giovane, si oppose alla decisione degli insegnanti di mandare Andrea in una scuola per bambini disabili a causa della sua balbuzie, problema che il produttore attribuisce allo shock vissuto durante l’infanzia.

A soli tredici anni, Iervolino avviò una piccola attività tecnologica con alcuni amici, vendendo siti web agli imprenditori locali di Cassino, dove l’uso di Internet per la pubblicità era ancora una novità. A quindici anni lasciò casa per lavorare come assistente alla produzione di spettacoli in stile Broadway nella località balneare di Bibione. Nel 2003 produsse il suo primo film, Il Cavaliere dell’Amore, finanziato attraverso crowdfunding da investitori locali.

Il debutto statunitense arrivò nel 2014 come co-produttore di The Humbling, presentato alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2011 fondò la società di produzione Iervolino Entertainment, che nel 2019 debuttò sul mercato AIM Italia della Borsa Italiana. Nel 2021 il nome della società cambiò in Iervolino and Lady Bacardi Entertainment, riflettendo la partnership con Monika Bacardi.

In Italia, Iervolino incontrò Luciano Martino, che divenne suo mentore e partner commerciale. Insieme coprodussero diversi film. Dopo la morte di Martino nel 2013, Monika Bacardi divenne la nuova partner di Iervolino, dando vita all’AMBI Media Group, un consorzio internazionale di società che abbraccia tutte le aree della produzione cinematografica.

Andrea Iervolino con Papa Francesco
Andrea Iervolino con Papa Francesco (fonte: YouTube)

Nel 2015, la società di Iervolino acquisì l’85% della libreria cinematografica di Exclusive Media Group in partnership con la società di private equity Raven Capital Management, ottenendo i diritti di licenza, sequel e remake di oltre 400 film tra cui Donnie Darko, Memento e Rush. Nel 2017 divenne uno dei primi produttori a coinvolgere Papa Francesco in un film, quando il Pontefice apparve come se stesso in Beyond the Sun, che debuttò in Vaticano nel settembre di quell’anno.

Nel 2018 lanciò TaTaTu, una piattaforma di intrattenimento con ricompense in criptovaluta per gli utenti che guardavano e condividevano contenuti. La piattaforma ha cofinanziato e coprodotto film come Lamborghini: The Man Behind the Legend e Waiting for the Barbarians, presentato alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia.

Negli anni recenti, Iervolino ha prodotto pellicole su figure iconiche italiane: da Ferrari a Lamborghini, da Maserati a Bocelli, collaborando con star internazionali come Al Pacino, Anthony Hopkins, Johnny Depp e Riccardo Scamarcio. Ha fatto recitare in due suoi film Mike Tyson e sta preparando una pellicola sui fratelli Maserati sullo stesso schema delle produzioni precedenti. È anche l’editore dietro al progetto di un giornale web che dovrebbe essere diretto da Rocco Casalino, ex capo della comunicazione del Movimento 5 Stelle.

Secondo la relazione presentata dai liquidatori di Sipario Movies ai giudici della XVI sezione civile di Roma, la società avrebbe moltiplicato artificiosamente alcune voci su cui sarebbe intervenuto lo sconto fiscale. In particolare, i costi per i servizi di transcodifica da 2D a 3D, realizzati sulla base di un software definito obsoleto, sarebbero stati gonfiati per l’importo di 75.286.848 euro. In questo modo, la società sarebbe riuscita a ottenere crediti d’imposta cinematografici per 29.682.089 euro, di cui 19.160.800 euro utilizzati al momento dell’accertamento.

Risultavano altrettanto gonfiati i costi di fornitura della produzione delle cosiddette “animations”. La società di revisione legale Ernst Young ha parlato di “patologie consistenti nella richiesta, ottenimento e utilizzo di crediti d’imposta cinematografici illegittimi e nella distrazione di enormi risorse finanziarie a favore di terze economie”. La Sipario Movies è stata sciolta e messa in liquidazione qualche mese fa, dopo che i due ex soci, Iervolino e Lady Bacardi, si erano denunciati a vicenda impugnando in tribunale ogni decisione societaria. Il 10 giugno 2025 la XVI sezione civile di Roma ha disposto l’amministrazione giudiziaria.

In diverse interviste il produttore ha criticato il mondo cinematografico italiano, che secondo lui è pieno di pregiudizi, sostenendo che “se non la pensi con il cuore a sinistra vieni considerato solo un fascista”. Ha anche rivelato di aver avuto un figlio grazie alla maternità surrogata, “concepito con un’amica” nonostante questo tipo di paternità sia stato dichiarato reato universale dal governo Meloni. Sta attualmente girando un film su Donald Trump.

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