Amy Winehouse, ancora oggi considerata come una delle voci più incredibili del panorama musicale internazionale, è morta il 23 luglio 2011 per eccesso di alcol. Nonostante fosse riuscita a sconfiggere la dipendenza dalla droga, alcuni giorni prima del suo decesso la cantante aveva iniziato a bere senza limiti.
Secondo alcune testimonianze raccolte durante il processo per accertare le cause della morte, infatti, alcune persone appartenenti al suo entourage hanno dichiarato di averla vista svenire almeno tre volte nell’ultima settimana di vita per uso eccessivo di vodka. In questo senso importante è stata la ricostruzione di Andrew Morris, guardia del corpo della Winehouse, grazie alla quale è stato possibile fare chiarezza sulle ultime ore della cantante.
Stando ai ricordi di Morris, dunque, Amy ha trascorso gran parte della notte del 23 luglio a guardare le sue esibizioni su YouTube quasi in uno stato ipnotico e a bere alcol senza alcun limite. Un comportamento, quello di osservarsi in modo ossessivo, che non faceva parte della sua routine e che, in qualche modo, aveva inquietato l’uomo. Nonostante questo, però, la Winehouse rimane da sola nella sua stanza. E, quando il mattino successivo Morris entra per svegliarla, la trova ormai deceduta circondata da una serie di bottiglie di vodka vuote.
All’inizio l’uomo pensa che stia solo dormendo. Quando, però, entra nella sua stanza una seconda volta e la trova nella medesima posizione comprende che la situazione non è normale. Così, avvicinatosi per tastare il polso, si rende conto dell’assenza di battito.
Secondo alcuni si è trattato di un incidente causato da una irrazionale volontà di autodistruggersi da parte della cantante inglese. Della stessa opinione, però, non è il suo medico personale, Cristina Romete. In alcune interviste, infatti, ha sempre raccontato di averla incontrata la sera prima e di essersi trovata di fronte ad una persona che non aveva alcune intenzione di uccidersi. Quale che sia la verità, tredici anni fa il mondo della musica ha perso una delle voci più belle del secolo.
Da oggi, 18 aprile, sarà in sala Back To Black, il biopic dedicato alla cantante, diretto da Sam Taylor-Johnson e interpretato da Marisa Abela.