Lucio Battisti, nonostante l’incredibile fama ottenuta nel mondo della musica grazie alla sua collaborazione artistica con Mogol, è stato sempre un uomo schivo. Un atteggiamento che ha mantenuto fino al
giorno della sua morte, avvenuta il 9 settembre 1998 a soli 55 anni, presso l’ospedale San Paolo di Milano. Le cause della sua scomparsa, infatti, sono sempre state ammantate da un certo mistero.
A distanza di molti anni ancora non si ha una risposta certa e si presuppone che il cantante fosse affetto da un linfoma maligno al fegato. Sembra che tutto sia iniziato in seguito ad un intervento alla
colecisti durante il quale é stato individuato il tumore. Da quel momento sono seguiti cicli di cure svolte lontano dagli occhi del pubblico e della stampa.
A proteggere Battisti in questo frangente e a schermarlo dalla curiosità ci sono stati la moglie Grazia Letizia Veronesi ed il figlio Luca Filippo. Entrambi, infatti, hanno sempre condiviso lo stile di vita ritirato e a basso profilo di Battisti. Sono loro, inoltre, che hanno annunciato la morte del cantante con un breve comunicato.
Da quel momento è stato impossibile frenare le manifestazioni di cordoglio dei fan di Battisti ma, anche in questo caso, la famiglia ha cercato di svolgere tutto nel massimo riserbo. I funerali, infatti, sono stati svolti in modo privato a Molteno davanti a solo 20 persone, Tra queste, ovviamente, c’era Mogol, il compagno di una vita di lavoro e creazioni. Battisti, però, ad oggi non riposa più nella cappella all’interno del cimitero del tranquillo paesino della Brianza. La vedova, infatti, ha deciso per la cremazione, cercando di evitare qualsiasi tipo di celebrazione.