Due anni prima della scomparsa di Daniela Shualy, il cantante Raiz aveva accennato alla malattia di sua moglie in un’intervista a The Wom, spiegando che la donna era in cura per un tumore al seno. Per questo motivo aveva dedicato una canzone a Daniela, Make it Work, da lui scritta e inclusa nell’album Senghe, uscito nel 2022.
“Make it Work è da incoraggiamento per mia moglie e per tutte le persone che stanno affrontando la sua stessa situazione, il brutto male… Nessuno ha il coraggio di chiamare il cancro con il suo nome: brutto male, come se poi esistesse un bel male” – aveva detto Raiz a The Wom – “Come il diabete o il raffreddore, è giusto chiamarlo con il suo nome per sapere bene con chi si ha a che fare. È la prima cosa che insegnano ai malati di cancro appena prendono coscienza della malattia”
Il cantante aveva aggiunto che il percorso affrontato da Daniela li aveva portati a confrontarsi con molti oncologi: “Ho cercato di farmi raccontare da loro cos’è il cancro: sappiamo come curarlo ma non abbiamo nozioni sulle sue origini. Si, ci sono dei dati scientifici ma non sappiamo molto. Si dice ad esempio che chi fuma ha un’incidenza maggiore ma mia madre ha fumato dai 13 agli 86 anni e aveva i polmoni puliti quando è morta”
“Nella canzone affonto il tema del cancro in maniera molto ottimista, per esorcizzarlo” – aveva proseguito l’artista – “quello che è rotto, aggiustalo. Perché? Il cancro che cos’è? È una cosa che non è un virus e non è un batterio… è una cosa che tu generi. Forse un giorno scopriremo che la genesi del cancro ha molto a che vedere con la psiche”.
Daniela Shualy era di origine ebraica-ungherese, e spesso si recava con suo marito a Tel Aviv dove la coppia abitava per alcuni periodi dell’anno. “Non sono a Napoli in pianta stabile, giro moltissimo” – aveva detto Raiz – “Con mia moglie ho casa a Roma, ma lei è una napoletana d’adozione, siamo qui spesso e viviamo molto la città” La coppia aveva avuto anche una figlia, Lea, che oggi ha sei anni e alla quale l’artista ha dedicato un’altra canzone, Rosa, che fa parte della colonna sonora di Mare Fuori.