A partire da oggi aprirà ufficialmente i battenti la 82esima Mostra del Cinema di Venezia, che per quest’anno sfoggerà una conduttrice d’eccezione: Emanuela Fanelli. Attrice, comica e volto molto amato della televisione italiana, Emanuela porta sul red carpet del Lido il suo talento poliedrico e un’ironia che ha conquistato il pubblico. Scopriamo qualcosa in più sulla vita e sulla carriera di questa donna che è stata in grado di passare in scioltezza dal teatro al grande schermo, fino ad approdare sul palco di Venezia. Rigorosamente come conduttrice e non madrina.
Emanuela Fanelli nasce a Roma il 6 luglio 1986, in una famiglia semplice che le trasmette il valore dell’ironia e della creatività. Cresciuta nel quartiere Morena, si appassiona al teatro già da ragazzina, grazie anche all’incoraggiamento di un docente. Dopo il liceo si iscrive a Scienze della Comunicazione e inizia a lavorare come cameriera, poi come educatrice ai campi estivi; per 10 anni fa la maestra d’asilo, un mestiere che si ritrova ad amare profondamente pur continuando a recitare in teatro nelle ore serali e custodendo il sogno di affermarsi come attrice.
L’esordio al cinema avviene nel 2015 con Non essere cattivo di Claudio Caligari, al fianco di Alessandro Borghi. Dopo aver recitato in pellicole come Gli ultimi saranno gli ultimi e A mano disarmata, Emanuela si fa strada anche nel mondo della comicità e della televisione: il grande pubblico la scopre grazie a due programmi di Serena Dandini, La TV delle ragazze e Stati generali, dove i suoi monologhi diventano virali e la sua romanità verace, unita a una capacità unica di osservare la vita con ironia, la rende un volto nuovo e fresco.

La collaborazione con Valerio Lundini in Una pezza di Lundini la consacra come una delle comiche più brillanti della sua generazione: con il suo umorismo surreale e una mimica irresistibile, Emanuela trasforma ogni sketch in un piccolo capolavoro. C’è spazio anche per la conduzione, dalla cerimonia di premiazione del Torino Film Festival 2021 al programma celebrativo 60 sul 2, in onda sulla seconda rete RAI.
Ma il richiamo del cinema continua ed Emanuela risponde prontamente, lavorando con registi come Paolo Virzì e Paola Cortellesi in Siccità e C’è ancora domani, che nel 2023 e nel 2024 le valgono 2 David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Questi ruoli le permettono di esplorare personaggi complessi, lontani dalla pura comicità, confermandola come un’attrice completa. La sua presenza scenica, fatta di sguardi vivaci e un’energia contagiosa, la rende perfetta per il grande schermo.
Il suo ruolo di conduttrice al Festival di Venezia 2025 non è casuale: Emanuela rappresenta un’Italia contemporanea, capace di mescolare leggerezza e profondità, popolarità e autenticità. Sul palco del Lido il suo compito sarà aprire e chiudere la 82esima edizione della Mostra, guidando il pubblico con il suo carisma e un pizzico di ironia. Come confermato in un’intervista a La Repubblica, Fanelli sul palco non parlerà di Gaza. Tuttavia, da semplice cittadina, parteciperà alla manifestazione che si terrà il 30 agosto, organizzata da Venice for Palestine, contro il genocidio palestinese.
Dietro il sorriso di Emanuela c’è una donna riservata, che vive a Roma e protegge gelosamente la sua vita privata. Non ama i riflettori fuori dal set e preferisce la compagnia degli amici e della famiglia. Appassionata di musica e letteratura, si dice che passi le serate a leggere romanzi o a guardare vecchi film, sempre con un occhio curioso verso il mondo.