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Home » Spettacolo » Altro che Spider-Man: “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” è intrisa di malinconia e tristezz

Altro che Spider-Man: “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” è intrisa di malinconia e tristezz

Cosa si cela dietro le parole del cult degli 883, Hanno ucciso l'Uomo Ragno? Ve lo raccontiamo qui. E vi sorprenderà.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino8 Novembre 2025
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Hanno ucciso l'uomo ragno
Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli in una scena di Hanno ucciso l'Uomo Ragno (fonte: SKY)
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Per coloro che hanno mancato la prima visione di Hanno ucciso l’Uomo Ragno su Sky, il lavoro di Sydney Sibilia dedicato agli 883 è ora disponibile in chiaro su Tv8 e in streaming su Tv8.it. Un’occasione ghiottissima per godersi uno degli show di maggiore successo, apprezzato da critica e pubblico in blocco. In attesa della seconda stagione, intitolata Nord Sud Ovest Est, attualmente in lavorazione, il primo capitolo ha mostrato gli inizi del lavoro di Max Pezzali e Mauro Repetto, culminato con la pubblicazione dell’album e della canzone che dà il titolo alla serie. Un brano che a dispetto della sua “forma” allegra nasconde un significato molto profondo.

La morte violenta dell’Uomo Ragno, infatti, rappresenta la scomparsa dei sogni e delle speranze, più in generale dei veri valori della vita, legati alla bellezza della gioventù. Così, nella canzone di Pezzali e Repetto Spider-Man, il più candido e normale dei supereroi Marvel, muore per colpa di qualcuno che pensa solo al proprio tornaconto. La mala, per esempio, o la pubblicità che con i suoi eccessi promuove cose di poco valore.

E dire che l’ispirazione per la canzone è arrivata in maniera del tutto particolare. Per colpa del minestrone cucinato dalla mamma di Pezzali, come raccontato da lui in un’intervista del 2015 a “Radio Club 91”:

Eravamo nella mia cantina, dove ci incontravamo spesso per scrivere canzoni, ma il testo non veniva. Allora uscimmo a caccia d’ispirazione, a prendere una boccata d’aria, per rinfrescare le idee. Andammo al “Bar del Turista” a Pavia, era pomeriggio, ci prendemmo il panino piccante, pancetta e tabasco, una roba da peritonite fulminante. Eravamo lì con un taccuino, ma la canzone non veniva. Ci arrendemmo.

Poi la sera di rientro a casa mia madre aveva preparato il minestrone che, unito al panino piccante di prima, non vi dico la sensazione. Poi a tavola all’improvviso, un po’ anche per i fumi del tabasco, mi è venuta una frase: “Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa”. A quel punto sono corso in cameretta e la canzone si è generata da sola, di strofa in strofa e, due anni dopo, ci portò una fortuna incredibile. Quindi il merito va a tabasco, pancetta e minestrone.

Sibilia romanza in maniera molto efficace questa base storica, facendo incontrare il duo pavese direttamente con l’Uomo Ragno, un chitarrista jazz che aveva messo da parte i suoi sogni per diventare commesso e padre di famiglia. Avremo modo, durante la prossima stagione, di scoprire com’è andata poi la vita di Max e Mauro, interpretati da Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, e come hanno imparato a convivere con il successo galattico di Hanno ucciso l’Uomo Ragno.

Hanno ucciso l’Uomo Ragno, testo

Solita notte da lupi nel Bronx
Nel locale stan suonando un blues degli Stones
Loschi individui al bancone del bar
Pieni di whisky e margaritas
Tutto ad un tratto la porta fa slam
Il guercio entra di corsa con una novità
Dritta sicura: si mormora che
I cannoni hanno fatto bang
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa
Forse quelli della mala, forse la pubblicità
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, non si sa neanche il perché
Avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè
Alla centrale della polizia
Il commissario dice: “Che volete che sia”
Quel che è successo non ci fermerà
Il crimine non vincerà
Ma nelle strade c’è panico ormai
Nessuno esce di casa, nessuno vuole guai
Ed agli appelli alla calma in TV
Adesso chi ci crede più
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa
Forse quelli della mala, forse la pubblicità
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, non si sa neanche il perché
Avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè
Giù nelle strade si vedono gangs
Di ragionieri in doppiopetto pieni di stress
Se non ti vendo mi venderai tu
Per cento lire o poco più, eh
Le facce di Vogue sono miti per noi
Attori troppo belli sono gli unici eroi
Invece lui, sì lui era una star
Ma tanto non ritornerà
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa
Forse quelli della mala, forse la pubblicità
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, non si sa neanche il perché
Avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa
Forse quelli della mala o forse la pubblicità
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, non si sa neanche il perché
Avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa
Forse quelli della mala, forse la pubblicità
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, non si sa neanche il perché
Avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè

 

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