Molti si sono chiesti che fine ha fatto Mauro Repetto degli 883: ebbene, l’artista oggi è un super manager di Disneyland Paris e ha smentito di aver vestito i panni di Pippo, come animatore, anche se ha ammesso di essere stato un cowboy, agli inizi del suo percorso lavorativo. Il “biondino degli 883” è sposato con Josephine e ha due figli, Dean e Carla.
Repetto, sparito dalle scene italiane dopo aver abbandonato, all’apice del successo, nel 1994, gli 883, duo pop fondato insieme all’amico Max Pezzali, negli anni ha più volte smentito le varie voci incontrollate che circolavano sul suo conto; una delle indiscrezioni più gettonate lo voleva appunto come animatore a EuroDisney (l’odierna Disneyland Paris) nei panni di Pippo. Le cose, come raccontato da lui stesso, sono molto più semplici di quanto possano apparire: “Ho inviato il curriculum e fatto le selezioni, senza svelare la mia vera identità: nel ‘99 vengo assunto come animatore nel parco, e con un abito western addosso mi piazzano a fare il cow boy. Sì, mi dispiace deludere chi ha messo in giro la voce che fossi a ballare dentro alla maschera di Pippo o Pluto, ero solo un semplice cow boy“.
Nato a Genova ma trasferitosi presto a Pavia, qui conosce Max Pezzali, suo compagno di classe, con cui nel 1988 fonda gli 883; Repetto è prolifico autore di molti dei successi del duo, ma non riesce a trovare la sua dimensione durante le esibizioni dal vivo. A questo proposito, ha dichiarato: “Mi sentivo inadeguato, un pesce fuor d’acqua: in realtà, le canzoni per eme erano quasi una scusa per stare insieme con il mio migliore amico; non avevo mai pensato di ritrovarmi in un “can can” che ci aveva trasformato in veri e propri idoli per migliaia di ragazzi. Mi ricordo che entrai in crisi e iniziai a chiedermi sempre più spesso: “Ma io che cosa voglio veramente dalla mia vita, dal mio futuro?”
“Era tutto troppo veloce per me; avevo bisogno di fare tabula rasa, e tutte le persone che mi erano vicine lo hanno compreso e accettato. Sono partito per Miami: volevo cercare la mia strada oltre oceano, volevo trovare una macchina che fossi in grado di guidare da solo“. Così, d’improvviso, nel gennaio 1994, reduce dal successo di Nord Sud Ovest Est, Repetto abbandona gli 883 e l’Italia per inseguire il suo personale sogno americano, la modella Brandi Quinones, conosciuta di sfuggita qualche tempo prima; riuscirà a rintracciarla, ma non a conquistarla.
Ansioso di trovare la sua strada, frequenta la New York Film Academy e tenta di entrare senza successo nel mondo del cinema. Poi, nel 1999 l’offerta di lavoro da parte di Disneyland Paris per un posto come animatore. Qualche mese dopo, arriva la svolta; un vecchio conoscente di Pavia, manager del parco, riconosce Repetto e gli offre di gestire gli eventi speciali da tenersi nella struttura: “Entro nella parte organizzativa di Disneyland e divento produttore di Special events, un ruolo di responsabilità che mi permette di mettere insieme la mia parte creativa e quella più manageriale“. Dopo un’apparizione a sorpresa nel 1998 a un concerto di beneficenza degli 883, Repetto negli ultimi anni ha definitivamente riallacciato i rapporti con il vecchio amico, partecipando al suo disco solista Max 20 e presenziando a diversi spettacoli dal vivo durante i suoi tour.