Il cardellino, il film diretto da John Crowley finisce con un flashback in cui Theo e sua madre guardando il dipinto il cardellino, poco prima dell’esplosione nel museo. Il dipinto è di un’opera di Carel Fabritius risalente al 1654 e raffigurante un uccellino legato ad un trespolo e poggiato su una cassetta.
Theodore Decker, rimasto orfano dalla madre a causa di un attacco terroristico al Metropolitan Museum of Art, viene accolto dalla famiglia del suo amico Andy Barbour. Theo trova il suo posto nella casa, tanto da spingere I genitori dell’amico ad adottarlo.
Tuttavia, l’equilibrio e le speranze su un futuro migliore vengono distrutte dall’arrivo del padre biologico alcolizzato, Larry (Luke Wilson). Per volontà dell’uomo, Theodor si trasferisce con lui a Las Vegas, portando con se il cardellino, rubato nel museo dopo l’attacco come simbolo del legame con la madre, in quanto affezionata al dipinto. Qui, Theodor incontra Boris, un ragazzo immigrato dall’Ucraina che lo introduce nel mondo delle droghe e dell’alcol.
Otto anni dopo, Theo torna a New York per scappare dal padre e chiede ospitalità a Hobbie, il quale gli permette di vivere con lui. Trascorrendo le giornate come dipendente in un negozio di antiquariato, Theo si imbatte in un commerciante d’arte scontento che scopre il segreto del ragazzo: il dipinto de il cardellino.
In realtà, poco dopo, Boris raggiunge Theo a New York e gli confessa di avergli rubato il quadro che, a sua volta, gli è stato sottratto da una banda di teppisti. Tuttavia, gli dice anche che ha un piano per recuperarlo.
Theo, spinto dall’ossessione verso il quadro, uccide un uomo per legittima difesa. Tale evento spinge il ragazzo a tentare il suicidio ma viene salvato in tempo da Boris.
Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Donna Tartt si conclude con il ricordo della madre, dinnanzi al quadro poco prima dell’attentato.