Il sesto senso finisce con Malcolm Crowe (Bruce Willis) che, dopo aver aiutato Cole Sears (Haley Joel Osment) a risolvere il suo problema, scopre di essere egli stesso un fantasma, dopo essere stato ucciso da un suo ex paziente, agli inizi del film: per questo motivo Cole riusciva a parlargli e sua moglie non parlava più con lui da mesi e interagire con lei era diventato del tutto impossibile. Riconciliato con questa nuova consapevolezza, lo psicoanalista è pronto per dare il suo addio alla moglie e per abbandonare il mondo terreno.
Nelle ultime sequenze de Il sesto senso, Malcolm Crowe riesce ad aiutare Cole, il bambino che vedeva la gente morta. Dopo averlo convinto ad avere a che fare con gli spettri e a dare loro una mano affinché potessero risolvere ciò che avevano lasciato in sospeso durante la loro esistenza, il personaggio interpretato da Bruce Willis si prepara ad affrontare sua moglie e torna a casa. Da parecchio tempo, ormai, la donna si rifiuta di parlare con l’uomo che, però, sembra non riuscire a farsi una ragione del raffreddamento dei rapporti con lei. Quando, una sera, Crowe rientra in casa, trova la donna stesa sul divano mentre dorme. L’aria è fredda e sua moglie era intenta a guardare il filmino del loro matrimonio.
“Vedo la gente morta ma molti di loro non sanno di esserlo. Vedono solo ciò che vogliono vedere”
Proprio in quel momento, dalle dita della mano della donna cade il loro anello nuziale e un improvviso flashback aiuta Crowe a comprendere la sua situazione. Lo psicologo ricorda le parole di Cole (“Vedo la gente morta ma molti di loro non sanno di esserlo. Vedono solo ciò che vogliono vedere”) e capisce di essere uno di quei morti inconsapevoli visti dal bambino. L’uomo, però, ha ancora qualcosa da portare a compimento, ovvero salutare definitivamente la moglie. Prima di poter riposare in pace, Malcolm si china sulla moglie e la osserva con tenerezza, mentre sullo schermo della TV i due si baciano teneramente in occasione del loro matrimonio.
Nel 1999 Il sesto senso si è trasformato in un caso mediatico clamoroso, capace di guadagnare ben 673 milioni di dollari e di affermarsi come uno dei film più visti di sempre al cinema e come l’horror di maggiore successo di sempre fino al 2017 – quando è stato scalzato dal primo posto di questa speciale classifica da IT. Il sesto senso ha affermato M. Night Shyamalan nell’empireo dei registi più celebri del cinema contemporaneo e ha contribuito a legare indissolubilmente il suo nome allo stratagemma drammaturgico del twist ending, ovvero il finale a sorpresa che ribalta la lettura dell’intero film.
Ovviamente, giunto al finale de Il sesto senso, lo spettatore si rende conto di aver guardato il film con la consapevolezza errata. Nessuno – eccetto Cole – parlava con Malcolm Crowe semplicemente perché il personaggio principale era morto dopo pochissimi minuti, dopo essere stato ucciso da Vincent Gray, un suo ex paziente che si era introdotto in casa sua. E voi da che parte state? Siete tra gli spettatori che si sono accorti del trucchetto o, piuttosto, siete rimasti vittima del congegno drammaturgico costruito dal regista di Philadelphia? Siamo sicuri che chi fa parte della seconda categoria si è divertito molto di più!