La famiglia Broccoli è una delle dinastie, per quanto non estesa, più influenti nella storia del cinema, nota per aver detenuto per decenni i diritti cinematografici di James Bond, la spia britannica creata dallo scrittore Ian Fleming. Il loro legame con il franchise ha avuto un impatto determinante sull’evoluzione della saga, rendendola un’icona della cultura pop mondiale. La notizia che ha “sconvolto” Hollywood poche ore fa, ovvero la cessione definitiva del controllo creativo della saga ad Amazon apre scenari inediti per la spia più amata del cinema. Può, teoricamente, succedere di tutto, da un reboot totale, alla nascita di serie e spin-off. E perché no, anche all’arrivo di una 007. Ma come nacque il rapporto tra Broccoli e 007? Tutto partì dal patriarca Albert Broccoli.
Il capostipite della famiglia, Albert R. “Cubby” Broccoli, nato nel 1909 a New York da una famiglia di origini italiane, calabresi per la precisione, iniziò la sua carriera cinematografica a Hollywood negli anni ’40. Dopo aver co-fondato la casa di produzione Warwick Films, nel 1961 ottenne, insieme al produttore Harry Saltzman, i diritti per portare James Bond sul grande schermo.
Broccoli, che aveva lasciato gli USA per trasferirsi a Londra, aveva tentato di ottenere i diritti già nel 1959, conscio della potenza della storia. Sapendo che Saltzman li possedeva, lo convinse a cedergli il 50%. Da questa collaborazione nacque EON Productions, la società che ha prodotto tutti i film ufficiali della serie a partire da Agente 007 – Licenza di uccidere (1962), con Sean Connery nel ruolo di Bond.

Dopo la morte di Cubby Broccoli nel 1996, la gestione del franchise passò alla figlia Barbara Broccoli e al figliastro Michael G. Wilson. Barbara, nata dalla relazione tra Broccoli e Dana Natol, vide la luce a Los Angeles ma crebbe a Londra e cominciò a lavorare nel mondo Bond a soli 22 anni come assistente alla regia in Octopussy – Operazione piovra. Michael G. Wilson, invece, era figlio di primo letto di Dana Broccoli e ha sempre mantenuto un rapporto amichevole con il patrigno e la sorellastra. Sotto la loro guida, la saga di James Bond ha continuato a evolversi, adattandosi ai cambiamenti del cinema e del pubblico, con interpreti come Pierce Brosnan e Daniel Craig.
Nel 2022 Amazon MGM Studios aveva acquisito lo studio madre di Bond, ottenendo il 50% dei diritti sui film dedicati alla spia. Le due parti hanno avuto frequenti frazioni. Acuite ancora di più al termine ideale della saga, quel No Time To Die del 2021 che chiuse letteralmente una storia lunga decenni con un colpo di scena inequivocabile.
Ora, la notizia clamorosa: Barbara Broccoli e il suo fratellastro Michael Wilson hanno ceduto il controllo creativo dei film su James Bond alla società Amazon MGM Productions. I Broccoli rimarranno comunque “comproprietari” del franchise, ma non potranno prendere decisioni relative alla trama e alla caratterizzazione dei personaggi. In una nota Broccoli ha spiegato:
“La mia vita è stata dedicata a preservare e sviluppare l’eccezionale eredità che nostro padre, il produttore Cubby Broccoli, ha lasciato a Michael e a me. Ho avuto l’onore di lavorare a stretto contatto con quattro straordinari attori che hanno interpretato 007 e con migliaia di talenti del settore. Con la conclusione di No Time to Die e il ritiro di Michael dalla produzione dei film, sento che sia il momento giusto per concentrarmi su altri progetti“.
La storia di 007 non finisce qui, ma il futuro è incerto. E i fan sono preoccupati.