La ragazza con il braccialetto finisce con il verdetto del tribunale, ma la sceneggiatura ci nega abilmente una risoluzione netta. Non abbiamo la certezza che sia stata fatta giustizia (o ingiustizia) perché, come i genitori di Lise, non siamo mai sicuri che Lise sia veramente colpevole o meno. L’enigma rimane.
La storia de La ragazza con il braccialetto è quella della sedicenne Lise, accusata dell’omicidio della sua migliore amica. Durante il processo, i genitori la difendono incrollabilmente. Tuttavia, quando la vita sconosciuta della figlia inizia a svelarsi, l’ombra del dubbio si insinua su di loro. Agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico da quando è stata arrestata due anni fa su una spiaggia, Lise va finalmente in tribunale per l’omicidio della sua migliore amica Flora. Un mese prima del dramma, le due adolescenti avevano litigato per un video postato su Internet da Flora senza il consenso di Lise, che mostrava quest’ultima mentre faceva una fellatio a un ragazzo del loro gruppo. Ma secondo l’accusa, le due amiche si erano poi riconciliate. Durante il processo, senza alcuna prova diretta del reato che coinvolga Lise, il pubblico ministero si sofferma sulla sua morale per influenzare il verdetto della giuria. La sua strategia scuote i genitori della giovane ragazza silenziosa, che fatica a distinguere la verità dalla menzogna in questa dolorosa vicenda.
La ragazza con il braccialetto è un film drammatico e di mistero del 2019 scritto e diretto da Stéphane Demoustier. È una coproduzione tra Francia e Belgio e remake del film argentino del 2018 Acusada. Il film è interpretato da Roschdy Zem, Anaïs Demoustier, Mélissa Guers e Chiara Mastroianni ed è stato presentato in anteprima mondiale al 72° Festival di Locarno l’8 agosto 2019, ed è stato distribuito in Francia da Le Pacte il 12 febbraio 2020.