L’amour toujors, hit pop-dance scritta da Gigi D’Agostino e Paolo Sandrini nel 1999, ha rappresentato uno dei brani più ballati e remixati degli ultimi vent’anni, proiettando un allora semisconosciuto dj torinese in cima alle classifiche. Il brano, il cui titolo è un espressione francese che significa “L’amore per sempre”, caratterizzato da un ritmo incalzante e da un testo semplice e diretto, è cantato in inglese, e si compone di due lunghe strofe, con parole pressoché identiche, cantate prima da un personaggio maschile e poi da un personaggio femminile.
In entrambi i casi la voce è quella di Gigi D’Agostino (acutizzata nella parte femminile). Il brano è prima di tutto una hit da discoteca, ma porta con sé un messaggio d’amore di non trascurabile importanza.
Nella versione singolo del brano, più corta di circa un minuto rispetto all’originale presente nell’album omonimo, l’ordine di presentazione delle due strofe è invertito, e alcuni versi finali sono stati eliminati. Di seguito vi presentiamo la traduzione del testo testo nella versione “singolo”, la stessa usata per il videoclip ufficiale del brano, che trovate in cima all’articolo
Voce Femminile
Io credo sempre nei tuoi occhi
Non mi interessa cosa hai fatto nella vita
Baby, io sarò sempre qui al tuo fianco
Non farmi aspettare troppo a lungo,
Ti prego, passa da me
Io, io, io, io, io credo ancora nei tuoi occhi
Non ho scelta, appartengo alla tua vita
Perché vivo per amarti. Un giorno
Sarai il mio amore e insieme voleremo via
E io volerò con te, volerò con te,
Volerò con te
Voce Maschile
Ogni giorno e ogni notte
Sogno sempre che tu sia al mio fianco
Oh baby, ogni giorno e ogni notte
Beh, ho detto che tutto andrà bene
E volerò via con te, volerò via con te,
Volerò via con te
Ogni giorno e ogni notte
Sogno sempre che tu sia al mio fianco
Oh baby, ogni giorno e ogni notte
Beh, ho detto che tutto andrà bene
E volerò via con te, volerò via con te,
Volerò via con te
In un’intervista a La Stampa, il dj ha lasciato un breve ricordo della hit che lo ha reso famoso: “[Il disco nacque] sperimentando, non certo col pensiero che potesse avere un successo del genere. Avevo iniziato a cantare nel 1997, prima di allora ero molto restio a usare la voce, provenivo da una formazione underground e diffidavo da tutto quel che poteva suonare commerciale. Suonavo cupo, minimale. Poi mi sono aperto, ma se mi avessero detto che un giorno sarei stato percepito come pop non ci avrei mai creduto“.
L’autore Paolo Sandrini, in un pezzo di Rolling Stone, spiega più dettagliatamente la genesi del progetto: “Eravamo complementari. Io avevo vent’anni e una mole di teoria musicale da veicolare da qualche parte. Gigi aveva le sue visioni, il suo background da discoteca, io invece ero un pianista classico e un nerd da studio alle prime armi. Non ero neanche un erudito della programmazione e dei software. Ma ero lì per tradurre in musica tutto ciò per cui avevo studiato“.