Il film L’assoluzione finisce con la rivelazione che è stato Leland, il fidanzato/produttore pornografico di Lois a ucciderla, a sua volta morto in un incidente d’auto dopo essersi disfatto del corpo. Des che chiede di essere trasferito in una parrocchia sperduta nel deserto, lo stesso luogo in cui era stato esiliato il suo mentore nella diocesi, il luogo in cui inizia e finisce il film, dove Des e Tom si incontrano dopo anni di lontananza. Quando Tom va a trovarlo, Des sta morendo. Tom sente che tutto è colpa sua, ma Des è in pace e assolve il fratello da ogni colpa.
Precedentemente, l’avvocato di Amsterdam, Dan Campion, avverte velatamente il monsignore che suo fratello poliziotto farebbe meglio a lasciar perdere, a meno che non vogliano che venga rivelato pubblicamente che anche Des conosceva la ragazza uccisa. Ha incontrato il monsignore solo una volta di sfuggita, mentre ha avuto una relazione sessuale sia con Amsterdam che con l’avvocato. Ma il semplice fatto che Des sia coinvolto in un caso così scabroso potrebbe macchiare in modo permanente la sua reputazione presso la Chiesa.
Tom Spellacy non si lascerà dissuadere. La sua determinazione diventa totale quando Brenda viene trovata morta, un apparente suicidio. Decide di far prelevare Amsterdam e di portarla al quartier generale, cosa che a sua volta porta a riservare lo stesso trattamento al monsignore.
L’Assoluzione (True Confessions) è un film americano neo-noir del 1981, diretto da Ulu Grosbard e interpretato da Robert De Niro e Robert Duvall nei panni dei fratelli Spellacy, un prete e un detective della polizia. Prodotto dalla Chartoff-Winkler Productions, è tratto dall’omonimo romanzo di John Gregory Dunne, liberamente ispirato al caso dell’omicidio della Dalia Nera del 1947. Dunne ha scritto la sceneggiatura insieme alla moglie, la scrittrice Joan Didion. Il film uscì il 25 settembre 1981, ricevendo recensioni generalmente positive da parte della critica.