Close Menu
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
Home » Spettacolo » Leone d’Oro alla carriera a Kim Novak: l’icona di Hitchcock che disse no a Hollywood (e vissuto due volte)

Leone d’Oro alla carriera a Kim Novak: l’icona di Hitchcock che disse no a Hollywood (e vissuto due volte)

Kim Novak realizza un sogno con il Leone d'Oro alla carriera: ecco un breve ritratto della vita di un'attrice unica.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino9 Giugno 2025
Facebook WhatsApp Twitter Telegram
Kim Novak in Vertigo
Kim Novak in Vertigo (fonte: Cinecittà News)
CONDIVIDI
Facebook WhatsApp Telegram Twitter Email

Kim Novak, icona leggendaria del cinema hollywoodiano, riceverà il Leone d’Oro alla carriera all’82ª Mostra del Cinema di Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2025. Scelta dal consiglio della Biennale su proposta del direttore artistico Alberto Barbera, Novak, oggi 92enne, ha definito il riconoscimento “un sogno che si avvera”. Il premio intende celebrare una carriera brillante, capace di rivoluzionare la figura femminile nel grande schermo, e una personalità che ha sfidato il sistema hollywoodiano.

Nata Marilyn Pauline Novak, Kim emerge dalla Columbia Pictures. Ribattezzata “Kim” per dissociarsi eminentemente da Marilyn Monroe, mantenne il proprio cognome opponendosi ai diktat degli studios, che volevano modificarne l’identità.

La sua bellezza enigmatica e il suo stile interpretativo conquistarono registi di calibro, da Otto Preminger a Billy Wilder. In particolare, il suo legame artistico con Alfred Hitchcock le valse un posto di primo piano nella storia del cinema: protagonista di La donna che visse due volte (Vertigo, 1958), interpretò due personaggi in un’unica pellicola, oggi considerata il capolavoro hitchcockiano più emblematico. Il rapporto con Hitchcock fu intenso e produttivo: lui ne plasmò l’archetipo di donna misteriosa e sfuggente.

Alla Mostra sarà inoltre presentato il documentario Kim Novak’s Vertigo di Alexandre Philippe, realizzato con il suo contributo, che esplora questo duplice percorso artistico e personale.

Kim Novak in Una strega in paradiso
Kim Novak in Una strega in paradiso (fonte: Il Sole 24 ore)

La sua carriera, tuttavia, non fu mai appiattita solo sul glamour. Novak si fece portavoce dell’indipendenza femminile. Creò una casa di produzione nel 1958, chiese parità salariale rispetto ai colleghi maschi e mantenne la sua autonomia. Quando capì che Hollywood la stava trasformando in un’icona stereotipata, decise di ritirarsi gradualmente dalle scene, trasferendosi prima in California e poi in Oregon, dove vive tutt’ora, coltivando l’amore per gli animali, la pittura e l’equitazione.

Negli anni Duemila Kim Novak  rivelò di aver ricevuto la diagnosi di disturbo bipolare. Da allora ha lavorato per normalizzare questa condizione, sottolineando come sia trattabile e parte integrante del suo percorso esistenziale. Ha inoltre raccontato la sua esperienza di dipendenza da farmaci: preferì evitare il litio per non mutare la propria fisicità, fondamentale per preservare il suo equilibrio psicofisico . Il disturbo non ha ostacolato la sua creatività. La sua passione per la pittura le ha permesso di esternare emozioni profonde, convertendo ansia e depressione in arte.

Un capitolo ancora più privato riguarda la relazione con Sammy Davis Jr., scandalo per l’epoca. I due vissero un breve e intenso amore nel 1957, durata una serata pubblica insieme e seguita da una frequentazione privata. A causa delle leggi segregazioniste e delle resistenze degli studios hollywoodiani – in particolare di Harry Cohn, temuto boss della Columbia – la relazione fu ostacolata. Novak si rifiutò di interrompere la liason, ma la pressione fu così forte che il legame si consumò rapidamente.

Si è parlato di Novak anche in relazione alla Sindrome di Morris, una rara patologia genetica caratterizzata da intersessualità, che alcuni le hanno erroneamente attribuito. Si tratta di supposizioni prive di fondamento e, al momento, non confermate né da lei né da alcuna fonte medica ufficiale.

Nel 1965 Kim Novak sposò il collega Richard Johnson, ma il matrimonio durò solo un anno. Poi, nel ’76 si legò a Robert Malloy, attore e veterinario, con il quale restò sposata fino al 2020, anno della morte dell’uomo.

In primo piano
Condividi. Facebook WhatsApp Twitter Telegram Email

Potrebbero interessarti anche

Billie Eilish e il suo ragazzo Nat Wolff

Billie Eilish ha un nuovo amore? Ecco chi è (e il legame segreto che li unisce)

9 Giugno 2025
La statuetta dei Tony

Cosa soni i Tony? Storia e origini del premio (ispirato da una donna) più ambito del teatro mondiale

8 Giugno 2025
Sabrina Carpenter

Sabrina Carpenter lancia il nuovo singolo Manchild (che non è contro il suo ex)

6 Giugno 2025
Facebook X (Twitter) Instagram
  • Home
  • Chi siamo
  • Staff e redazione
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
© 2025 CultWeb.it proprietà di Digital Dreams s.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected]

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.