Lo squalo, film del 1975 diretto da Steven Spielberg, finisce con Brody che, rimasto da solo sulla barca ormai quasi completamente distrutta dall’operato dello squalo, che ha divorato Quinn e quasi ucciso Hooper, tenta il tutto per tutto e stermina l’animale con un colpo di fucile. Dopo essere riemerso dael suo nascondiglio subacqueo, Hooper si riunisce con Brody, e dopo aver appreso del fato di Quint, torna con lui a nuoto, usando i barili come appoggio. Il film si conclude su alcune immagini della spiaggia quieta e deserta di Amity.
La cittadina balneare di Amity accoglie, durante la stagione estiva, migliaia di turisti; Martin Brody, capo della polizia locale, però, si trova davanti a un dilemma, a pochi giorni dalle festività del 4 luglio; la corrente ha restituito i resti mutilati di una bagnante scomparsa, e tutto lascia pensare la donna sia morta a causa dell’attacco di uno squalo; Brody vorrebbe agire con prudenza ed emettere un divieto di balneazione, ma il sindaco è contrario; senza i proventi della stagione turistica, la città morirà. Pochi giorni dopo, però, mentre la spiaggia pullula di bagnanti, lo squalo, attirato dai movimenti dell’acqua è arrivato presso la riva, seminando il panico e uccidendo il giovane figlio di una coppia di turisti. Nell’estremo tentativo di salvare la stagione, il sindaco fa emettere una taglia sull’animale; presto frotte di improvvisati cacciatori si riversano ad Amity, e alcuni di loro, dopo qualche giorno, riportano a riva la carcassa di uno squalo.
il sindaco è sollevato, ma Matt Hooper, esperto oceanografo chiamato da Brody per una consulenza, non sembra convinto; l’animale è troppo piccolo, e le impronte dei morsi non coincidono con quelle trovate sulle vittime. Il 4 luglio, la più grande festività statunitense, incombe, e il sindaco decide che non può permettersi di inibire l’accesso alle spiagge; lo squalo si ripresenta, stavolta nascosto da un’insenatura e ferisce gravemente il figlio maggiore di Brody. A quel punto, l’uomo decide che non può più aspettare e chiama in città John Quint, un ruvido ma esperto marinaio; insieme con Matt Hooper, andranno a largo, a bordo dell'”Orca”, la barca di Quint, per stanare la bestia.
Dopo un primo avvistamento, che non ha portato frutti, Brody, Quint e Hooper riposano, di notte, in mare aperto, quando lo scafo dell’imbarcazione è scosso da colpi improvvisi e violenti; lo squalo sta cercando di attaccare la nave; il mattino successivo Quint sgancia un barile di segnalazione in mare. La bestia, però, non vuole saperne, e senza alcuno sforzo, rosicchia le cime con cui Quint voleva attirarlo, allontanandosi e trascinando il barile con sé. Il marinaio, furioso per essere stato sconfitto di nuovo, distrugge gli strumenti di bordo della nave, per evitare che Brody possa chiamare rinforzi e, deciso ad avere la meglio sull’animale, inizia un frenetico inseguimento; i tentativi di appesantire la corsa dell’animale con altri barili, però, falliscono; lo squalo continua ad inabissarsi e sfugge alla vista dei suoi cacciatori, anche con una zavorra addosso; dopo aver inutilmente tentato di attirarlo alla barca, legando un’estremità dei barili con delle corde ancorate, Quint decide di interrompere la corsa; invertirà la rotta per trascinare lo squalo in una zona di bassa marea e farlo annegare; all’improvviso però, i motori dell’imbarcazione, eccessivamente sforzati, cedono;
A quel punto, non resta che un’unica soluzione per liberarsi della bestia; Hooper si inabisserà all’interno di una gabbia da squalo, e dopo aver attirato l’animale all’interno, gli inietterà del veleno in bocca. Hooper attende nelle profondità dell’oceano l’arrivo del nemico. La bestia, però, dopo aver circumnavigato la gabbia, la assale da dietro, cogliendo di sorpresa Matt; mentre l’arpione avvelenato si deposita sul fondo dell’oceano, lo squalo carica la gabbia con furia; Hooper gli scalfisce il dorso con un pugnale, ma la bestia attacca di nuovo, costringendo Hooper a sgattaiolare via e a nascondersi in un anfratto in profondità. Ignari di quanto accaduto, Quint e Brody sollevano la gabbia vuota in superficie, e lo squalo emerge con lei; mandata l’imbarcazione su un lato, le piomba addosso, famelico.
Brody e Quint scivolano senza controllo lungo il ponte semidistrutto della barca, che sta lentamente affondando; i due cercano di aggrapparsi a qualsiasi oggetto per mantenere l’equilibrio, ma Quint finisce dritto nelle fauci del mostro, che gli addenta le gambe, e in un attimo lo divora, sebbene l’uomo tenti di scalciarlo via furiosamente; prima di morire, Quint guarda negli occhi la bestia, mentre Brody assiste impotente al massacro. Il poliziotto, poi cerca di ripararsi sotto coperta, ma il mostro sfonda l’oblò e si getta su di lui con furia cieca; in mezzo alle macerie, però, Brody nota una bombola di gas, che usa per colpirlo sul muso; il suo vero scopo, però, è far sì che la bestia, ingorda, la azzanni. Arrampicatosi sull’albero in rapida inclinazione, Brody, imbracciato un fucile, lo punta contro lo squalo, che ora tiene nelle sue fauci la bombola, ed esplode un colpo preciso. Intanto, Hooper è riemerso in mezzo alle macerie della devastazione, e saputo da Brody che Quint è morto, si aggrappa ai barili, insieme al nuovo amico, per mettersi in salvo e attendere i soccorsi.
Lo squalo, tratto dall’omonimo romanzo di Peter Benchley, è un film del 1975 diretto da Steven Spielberg, con Roy Scheider (Brody), Richard Dreyfuss (Hoope) e Robert Shaw (Quint).