Lucy, film del 2014 di Luc Besson, finisce con l’omonima protagonista che, dopo aver raggiunto il massimo potenziale di utilizzo del proprio cervello, si smaterializza, diventando pura conoscenza, e inserendo se stessa in un supercomputer; il signor Jang, accorso nella stanza, resta attonito non vedendo più la ragazza e allora Pierre riesce ad avere la meglio su di lui e a ucciderlo. Poi, all’improvviso, dal supercomputer esce un braccio elettronico, che consegna nelle mani del Professore una chiavetta USB, al cui interno c’è proprio Lucy. Pierre, smarrito, chiede dove sia finita la ragazza; all’improvviso, lo schermo del suo cellulare si illumina; è Lucy, che gli risponde, “Io sono dappertutto”.
Lucy è un’ingenua ragazza americana che vive a Taiwan; il suo nuovo fidanzato, Richard, le chiede di consegnare una misteriosa valigetta ad altrettanto misteriosi compratori coreani; la ragazza è restia, ma alla fine è costretta ad accettare; la valigetta contiene una strana sostanza sintetica di colore blu. I compratori, guidati dal truce signor Jang, iniettano il composto nell’organismo di Lucy, che subito dopo si addormenta. Al risveglio, la ragazza capisce di essere stata usata come corriere involontario per trasportare la nuova droga fuori dal paese; con lei, una manciata di altri sfortunati “muli”. Mentre si trova rinchiusa in una cella in attesa del viaggio, Lucy viene pestata brutalmente, dopo essersi rifiutata di concedersi al suo aguzzino, e la busta contenente la droga si rompe, spargendo il composto nel suo organismo..
Da quel momento in poi, Lucy inizia a sviluppare un senso di percezione della realtà esponenzialmente più alto del normale, riuscendo a “sentire” il proprio organismo; anche le sue facoltà motorie sono aumentate. In men che non si dica, Lucy è diventata un’assassina provetta, e nulla sembra in grado di fermarla. Dopo aver chiesto un consulto medico, facendo irruzione in una sala operatoria, Lucy scopre di avere nel proprio organismo una versione sintetica del CPH4, un ormone normalmente associato con la gravidanza, che serve al feto per completare il proprio sviluppo. La dose che Lucy ha involontariamente assunto è letale, e la donna si rende conto che nel giro di 24 ore sarà morta; decide allora di rivolgersi al Professor Norman, un luminare della biologia umana, specializzato nelle ricerche sull’utilizzo delle risorse cerebrali. Dopo aver letto in brevissimo tempo tutte le sue pubblicazioni, grazie alle sue aumentate facoltà di apprendimento, Lucy capisce che più passa il tempo, più le sue abilità aumenteranno, man mano che l’organismo metabolizzerà tutta la droga.
La donna contatta allora il commissario Del Rio della polizia di Parigi, e gli fornisce i nominativi degli altri corrieri, sparsi per tutta Europa, dopo averli estratti dalla memoria di Jang. I tre vengono prontamente arrestati; mentre è sul volo per Parigi, però, Lucy ha una crisi; il suo corpo si sta letteralmente sfaldando; le cellule, cercando di sopravvivere, stanno distruggendo l’organismo ospite; allora, con una mossa disperata, Lucy ingerisce tutta la polvere blu rimasta, arrivando in un sol colpo ad avere il controllo del 70% del suo cervello; ciò, ad esempio, le permette di controllare la materia inanimata e guidare il pensiero degli altri esseri umani.
Gli uomini di Jang, intanto, sono arrivati all’ospedale hanno sterminato i corrieri, recuperando le buste di droga; Lucy, però, affiancata da Pierre, li ha raggiunti e senza nessuna difficoltà si fa consegnare la valigetta, mentre gli scagnozzi di Jang restano immobilizzati, e impossibilitati a fare nulla. A quel punto Lucy e Pierre si dirigono all’Università, per l’incontro con il Professore e alcuni suoi colleghi. Lucy ha deciso; vuole poter usare il 100% del suo cervello, e per farlo, deve assumere altra sostanza; con l’aiuto dei luminari, si fa iniettare le scorte presenti nella valigetta rubata a Jang, raggiungendo in pochi attimi il massimo del proprio potenziale; l’intelletto della donna si stacca dal corpo, divenendo pura energia e assorbendo le capacità di calcolo dei supercomputer presenti nella stanza. Avendo ormai abbandonato il piano della realtà concreta, la coscienza di Lucy viaggia libera prima attraverso il tempo, poi attraverso lo spazio, raggiungendone i più profondi recessi.
Al di fuori della stanza in cui si trova il corpo di Lucy, è intanto in corso un cruento conflitto a fuoco tra le forze di polizia e gli uomini di Jang, meglio armati e in maggior numero. Pierre e i suoi, però, resistono strenui, finché il luogotenente di Jang, afferrato unb bazooka, decide di azionarlo, facendo saltare in aria l’intero corridoio. L’anima di Lucy, intanto, è arrivata fino all’età dei dinosauri, per poi spostarsi, in avanti di millenni, per incontrare le prime forme ominidi. Il proto-uomo, incuriosito, sfiora il dito della ragazza e questa viene scaraventata nello spazio futuro, al cospetto di manifestazioni incorporee di pura energia simili a stelle cadenti; Jang, intanto, è arrivato nella stanza, che ha perso tutte le sue connotazioni materiali, e sta per sparare in testa a Lucy, il cui corpo è immobile su una sedia, attraversato da una guaina nera che lentamente, dalla punta dei piedi, la sta avvolgendo.
Mentre la sua coscienza assapora la conoscenza totale, la dimensione terrena di Lucy smette di esistere, trasformatasi in pura energia, e il suo corpo scompare alla vista dei presenti. Jang, incredulo, chiede a gran voce agli scienziati di dirgli dove si trovi la ragazza; all’improvviso, però, Pierre gli arriva alle spalle e lo uccide. Pochi istanti dopo, dal supercomputer che contiene tutta la coscienza di Lucy fuoriesce un’appendice, che consegna nelle mani del Professore una piccola chiavetta USB. Ancora pochi attimi e Pierre, dopo essersi chiesto anch’egli dove si trovi Lucy, riceve un SMS sul suo cellulare: “Sono dappertutto”.
Lucy è un film di Luc Besson, con Scarlett Johansson (Lucy), Morgan Freeman (Il Professore), Choi Min-Siik (Jang), Amr Waked (Pierre).