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Home » Spettacolo » Ma non tutta la vita, il significato della canzone dei Ricchi e Poveri a Sanremo 2024

Ma non tutta la vita, il significato della canzone dei Ricchi e Poveri a Sanremo 2024

Scopriamo insieme il significato di Ma non tutta la vita, la canzone con cui i Ricchi e Poveri, in coppia, tornano a Sanremo dopo 32 anni.
Simone FrigerioDi Simone Frigerio1 Febbraio 2024
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Ricchi e Poveri [IPA]
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Angela e Angelo, i Ricchi e i Poveri, torneranno a Sanremo 2024 come concorrenti per la prima volta dopo la scomparsa dello storico membro Franco Gatti, a 32 anni dall’ultima partecipazione, con Ma non tutta la vita un brano che racconta la nascita di un amore, invitando a non perdere tempo in inutili esitazioni, con l’ausilio di sonorità dance e pop

Che confusione il sabato
È quasi peggio di quello che dicono, con te però
C’è un non so che di magico
C’è un non so che, c’è un non so che bellissimo
Dimmi quando arrivi così ti tengo il posto
Prendo già da bere, i tuoi gusti li conosco
Entra che ho lasciato il tuo nome all’ingresso
Tanto in giro da sola non resto

Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita

In un’intervista rilasciata a Spettacolomania.it, il duo spiega il messaggio veicolato dalla canzone, allargandolo a tutti gli aspetti della vita quotidiana: “Se si ha una passione, ma non solo in amore, anche nel lavoro, bisogna buttarsi… fare le cose, non dirle e basta, perché poi il tempo passa!”

Lo sanno tutti che, il tempo vola via
Neanche te ne accorgi, che giorno siamo oggi
Soffriamo tutti un po’ di mal di mare e nostalgia
È tutto un fuggi e mordi, un metti e dopo togli
Vedo nei tuoi occhi quello sguardo che conosco
E sul collo hai l’impronta del mio rossetto rosso
Te l’avevo detto che dovevi fare presto
Perché in giro da sola non resto

Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita

No, no, no, no, non senti un brivido
Non pensarci, no, solo vivilo
Fino a che si può, fino all’ultimo
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita
Anche la più bella rosa diventa appassita
Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita

Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista
Gira, gira, girerà la testa
Non ti vedo, dove sei finita
Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita

I Ricchi e Poveri, nella formazione in duo composta da Angelo Sotgiu e Angela Brambati, torneranno a Sanremo come concorrenti per la prima volta dal 1992; in totale, finora, il gruppo vanta 13 partecipazioni al Festival, con una vittoria (1985, Se mi innamoro), e due secondi posti (1970, La prima cosa bella e 1971, Che Sarà).
Peraltro, proprio il Teatro delle Vittorie di Sanremo vedrà nel 1981, l’abbandono definitivo del gruppo da parte della co-fondatrice Marina Occhiena che, dopo alcuni screzi avuti con Brambati l’anno precedente, aveva deciso di lasciare, salvo poi tornare sui suoi passi e chiedere ufficialmente, tramite l’intervento di un avvocato, la riammissione nella band, senza riuscire nello scopo.

Ricchi e Poveri [Repubblica]
Riguardo al ritorno sul palco di Sanremo, il duo riflette a Sorrisi & Canzoni: “L’emozione è sempre quella del debutto. Però non è paura, piuttosto sana incoscienza: se casca il palco, non scappiamo e affrontiamo tutto! L’importante è che ci siano tanti fiori e poi, dopo l’esibizione, pesce e pasta al pesto da mangiare“.

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