Due residenti a New York, Michael Fellows e Jonathan Haddon, hanno fatto causa a Madonna per aver iniziato il suo concerto del 13 dicembre al Barclays Center, con quasi due ore di ritardo sull’orario indicato ufficialmente. I due querelanti hanno citato la cantante, insieme ai gestori dell’impianto e a Live Nation, società organizzatrice dell’evento, per “pratiche commerciali irriguardose, sleali e/o ingannevoli”.
Stando alla denuncia, depositata presso un tribunale di Brooklyn, il concerto sarebbe terminato oltre mezzanotte, rendendo molto difficoltoso il rientro, a causa di “limitate opzioni legate al trasporto pubblico, limitate opzioni di ride-sharing, oltre a un aumento dei costi di trasporto pubblico e privato”; il disagio in cui sono incorsi i querelanti è stato notevole, vista la necessità, il giorno dopo, di recarsi al lavoro di primo mattino.
Come riporta Variety, stando ai due querelanti, “Madonna aveva già dimostrato in passato una palese difficoltà nel garantire una performance tempestiva o completa, e i querelati erano ben consapevoli che qualsiasi dichiarazione relativa all’orario di inizio di uno spettacolo costituisse, nella migliore delle ipotesi, una speculazione ottimistica”. Al momento, né la cantante né Live Nation hanno commentato la notizia, ma stando ai media locali, la causa potrebbe presto assumere lo status di class action, azione collettiva, dato che, a quanto appurato, quella degli inizi ritardati è una sorta di abitudine per la popstar, che ha ripreso il suo Celebration Tour a ottobre 2023, dopo mesi di pausa forzata, a causa di un lungo ricovero ospedaliero per via di una grave infezione batterica.
The Celebration Tour ha fatto tappa anche a Milano e anche in questa occasione non sono mancate lamentele da parte di alcuni fan che erano preoccupati per l’orario del rientro.