Il film Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek finisce con una scena onirica nella quale la nonna (Ilaria Occhini) appena morta, dopo essersi suicidata, ritrova Nicola (Giorgio Marchesi), il fratello di suo marito che è stato il suo unico amore. Vincenzo (Ennio Fantastichini) e Antonio (Alessandro Preziosi) finalmente sembrano trovare la pace dopo il coming out del ragazzo, mentre Tommaso (Riccardo Scamarcio) sognante guarda ballare Marco insieme ad Alba con la quale aveva instaurato una singolare amicizia.
Il protagonista del film è Tommaso un ragazzo di paese che è andato a vivere a Roma dove vive alla luce del sole la sua omosessualità al fianco di Marco (Carmine Recano), il suo compagno. Il ragazzo decide di tornare a casa convinto a fare coming out col padre per togliersi un peso che si porta dietro da molto tempo. Quando arriva a Lecce, dove è nato, si apre col fratello che anche lui omosessuale capisce come debba sbrigarsi a dirlo al padre e lo confessa per primo. Vincenzo, loro padre, caccia Antonio di casa e poi ha un infarto. La famiglia, che è proprietaria del famoso pastificio del paese, è sconvolta dalla notizia consapevole di come il paese sia decisamente bigotto.
Ora Tommaso non può più parlare perché ha sulle spalle tutto il peso di portare avanti la famiglia e dare degli eredi ai genitori. Inoltre il ragazzo ha un altro segreto, non sta studiando economia e commercio come volevano i genitori ma si sta per laureare in lettere, sognando di diventare uno scrittore. Tommaso inizia così un’amicizia molto particolare con Alba fino a che Marco, insieme a tre suoi amici, lo raggiunge e litiga ferocemente con lui proprio perché Tommaso non ha il coraggio di parlare con i genitori.
Solo poco prima che Marco parta per tornare a Roma i due fidanzati riescono a chiarire. La nonna, intanto – che è diabetica – decide di suicidarsi mangiando una quantità enorme di dolci. Lascia il pastificio, che era di sua proprietà, ad Antonio con la volontà che tutte le diversità vengono accettate. Proprio da qui nasce il sogno onirico che vi raccontavamo prima.