Paradiso amaro finisce con il personaggio di Matt King (interpretato da George Clooney) che arriva finalmente a patti con il tradimento di sua moglie Elizabeth e con la sua morte imminente per coma irreversibile, quindi va un’ultima volta in ospedale e le dà un bacio d’addio, seguìto da quello dato dalle figlie Alex (Shailene Woodley) e Scottie (Amara Miller), e, una volta cremata, ne spargono le ceneri nell’Oceano Pacifico, al largo di Waikiki, nell’isola delle Hawaii. Tornati a casa, i tre siedono insieme sul divano mangiando gelato e guardando in televisione il film La marcia dei pinguini, avvolti nella coperta che avevano messo su Elizabeth nei suoi ultimi momenti.
Paradiso amaro è un film drammatico del 2011 diretto dal premio Oscar Alexander Payne e co-scritto dallo stesso assieme a Nat Faxon e Jim Rash; ispirato al romanzo “The Descendants” di Kaui Hart, il film racconta la tenera e commovente storia di Matt King (George Clooney), discendente di una facoltosa famiglia ed avvocato specializzato in transazioni immobiliari. Quando un giorno sua moglie Elizabeth entra in coma irreversibile dopo un incidente nautico al largo di Waikiki nell’isola delle Hawaii, Matt si ritrova a mettere in discussione la sua vita: cerca quindi di recuperare il rapporto con le due figlie, la ribelle Alexandra (Shailene Woodley) e la piccola Scottie (Amara Miller), ma nel frattempo viene continuamente rimproverato dal suocero Scott (Robert Forster), che non riesce ad accettare la situazione di coma irreversibile in cui si trova la figlia. Attraverso Alexandra, Matt giunge all’amara scoperta che la moglie aveva un amante (Matthew Lillard), cosa che aveva portato madre e figlia a litigare furiosamente e ad allontanarsi.
Paradiso amaro è una produzione curata da Ad Homine Enterprises, Dune Entertainment, Little Blair Productions ed Ingenious Film Partners. Nel mercato statunitense è stato distribuito da Fox Searchlight Pictures, debuttando nelle sale nordamericane a partire dal 18 novembre, ma non prima di aver riscosso un successo strepitoso al Toronto International Film Festival qualche mese prima. L’anno successivo, il film di Alexander Payne riceve 5 candidature all’Oscar ricevendo la statuetta per la miglior sceneggiatura non originale. In Italia il film è arrivato il 17 febbraio 2012 con 20th Century Fox.