Patch Adams di Tom Shadyac finisce con la cerimonia di laurea di Patch che, trionfante, riceve il suo diploma e mostra il suo lato B nudo, inchinandosi davanti alla commissione. Si chiude in maniera esilarante un film, ispirato alla vera storia del medico Hunter “Patch” Adams, interpretato da Robin Williams, che nasconde tra le sue scene comiche anche momenti di grande dolore. Consegnandoci un’interpretazione magistrale di Williams. Nel cast di Patch Adams oltre a Robin Williams troviamo Monica Potter e Philip Seymour Hoffman.
Siamo negli anni ’60. Hunter Adams tenta il suicidio, ma non riesce nell’impresa. Si fa quindi ricoverare in un ospedale psichiatrico e qui, tra la sofferenza dei pazienti, scopre qual è la sua missione: diventare medico. E di farlo con un approccio originale, improntato all’umorismo, alla capacità di vedere oltre. E non solo alla conoscenza accademica. Grazie a un dialogo con un paziente, Arthur Mendelson, trova anche il suo soprannome, Patch. Per la sua bravura nel “rattoppare” le cose che non funzionano.
Un simile progetto, però, non si sposa con la serietà delle università. In particolare, di quella della Virginia, dov’è lo studente più anziano del primo anno.
Finisce dunque sotto la lente ingranditrice dei professori, in particolare del Decano della scuola Walcott, che mal lo sopporta. Dopo l’espulsione per uno “scherzone” durante un convegno di ostetricia, Patch viene reintegrato.
Ha modo così di diventare un punto di riferimento per i suoi colleghi di studio, ai quali consiglia di trattare la morte con leggerezza. Patch dà il suo meglio in particolare con i bambini ricoverati, per i quali diventa un dolcissimo clown
Nel frattempo, Patch si innamora della studentessa Carin Fisher che è il suo opposto, seria e studiosa. Con lei e con l’aiuto di un munifico sponsor, il caro amico Mendelson, Patch acquista un terreno su cui costruirà un ospedale dove i pazienti si curano col sorriso, il Gesundheit! Institute. Intanto, però, trasforma un cottage in una clinica dove si prende cura di persone senza assicurazione medica.
Carin e Patch diventano una coppia e l’uomo la incoraggia a prendersi cura del prossimo per guarire dal graffio dei suoi demoni. Durante una terapia con un paziente psichiatrico, però, la donna viene uccisa.
Patch è disperato e in preda ai sensi di colpa, ma continua la sua missione in onore del suo amore. Almeno fino a quando Walcott non gli fa causa per abuso della professione medica.
Patch presenta un reclamo al consiglio medico statale e in una trionfale arringa convince il consiglio che deve trattare lo spirito oltre che al corpo. Il consiglio gli permette di laurearsi. E quindi di esercitare la professione di medico.