Sean Baker ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024 per il suo film Anora. Nel discorso di ringraziamento per la vittoria del premio, ricevito dalle mani di George Lucas, ha dedicato il riconoscimento alle e ai sex workers “Del passato, del presente e del futuro“. Una scelta che si legata alla trama del film che racconta proprio la storia di una sex worker. Si chiama Anora, appunto, ha 23 anni, non conosce suo padre, non ha rapporto con la madre e vive con la sorella in un monolocale. Per vivere si mantiene lavorando sette notti alla settimana in uno strip club a Manhattan. Tra balli sexy e prestazioni come escort, Ani, così si fa chiamare per dimenticare le sue origini uzbeke, vive senza grosse prospettive.
Almeno fino a quando non incontra un coetaneo, figlio di un oligarca russo, che stringe con lei un immediato legame poiché parlano la stessa lingua. Sarà solo l’inizio di un saliscendi d’emozioni visto che Vanja chiede alla ragazza, ben felice di dire sì, di sposarlo. Mentre i genitori di lui affidano al suo protettore, un sacerdote ortodosso, e ai suoi tirapiedi la missione di mandare all’aria le nozze.
Il film ha conquistato la giuria presieduta da Greta Gerwig che ha sottolineato il calore della storia. Baker, salito sul palco, si è genuflesso davanti a Lucas in segno d’adorazione e poi, quasi tremando, ha letto il suo discorso scritto su un foglio. Tra i tanti passaggi, anche quello dedicato alla necessità di fare film che possano essere goduti in una sala cinematografica. “Guardare film a casa mentre scrolli sul tuo telefono non è il modo giusto di farlo. Farlo in una sala con altre persone, lo è. Il futuro del cinema è dov’è cominciato: in una sala“.
Curiosamente, Sean Baker aveva girato un altro film su un vero sex worker, Red Rocket, interpretato da Simon Rex e presentato a Cannes nel 2021.