Con 13 conduzioni tra il 1968 e il 2008, Pippo Baudo è entrato nella leggenda come il “patrono” del Festival di Sanremo. Proprio a questa parte importante della vita del conduttore, scomparso lo scorso 16 agosto, questa sera Rai 1 dedicherà lo speciale Ho fatto 13!
1968 – Il debutto accanto a Luisa Rivelli
Il primo Sanremo di Pippo Baudo, giovane e già carismatico, lo vede al fianco di Luisa Rivelli. Si dice che Baudo non fosse la prima scelta della Rai, ma colpì tutti per la sicurezza con cui gestì la kermesse. Una sicurezza così elevata che portò via dal palco Louis Armstrong senza timori.
1984 – Il ritorno con le Nuove Proposte
Baudo torna al Festival dopo 16 anni, affiancato da Edy Angelillo, Elisabetta Gardini, Iris Peynado e Tiziana Pini. Per la prima volta compare la categoria delle Nuove Proposte, formula geniale che segnerà il futuro della manifestazione. Vinsero Albano e Romina con Ci sarà, ma il vero trionfatore fu Eros Ramazzotti con Terra promessa. Ospiti d’onore, i Queen se si esibirono polemicamente in playback, fuori sincrono.
1985 – L’anno dei Duran Duran
Affiancato da Patty Brard, Baudo conduce un’edizione che rimase nella memoria per gli ospiti internazionali. La presenza dei Duran Duran scatenò scene di isteria collettiva e svenimenti in sala, fenomeno che non si vedeva dai tempi dei Beatles in Italia. Vinsero i Ricchi e Poveri con Se m’innamoro.
1987 – Il record di ascolti
Con Carlo Massarini al suo fianco, Baudo guida un’edizione rivoluzionaria. Per la prima volta il Festival passò da tre a quattro serate, scelta voluta dalle case discografiche e dai pubblicitari per aumentare la visibilità degli artisti. Con una media del 68,95% di share, rimane ancora oggi l’edizione più seguita di sempre. Vincono Umberto Tozzi, Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri con Si può dare di più.
Nella serata del 7 febbraio, Baudo commuove la platea annunciando la morte di Claudio Villa. Tra gli ospiti, un plotone vero: Europe, Paul Simon, The Smiths, Tom Robinson, Bob Geldof, i Duran Duran, gli Eight Wonder (con la spallina malandrina di Patsy Kensit) e Whitney Houston. A lei Baudo “impose” di fare un bis di All at Once.
1992–1996 – Il quinquennio d’oro di Pippo Baudo
Cinque edizioni consecutive consacrano Baudo come il re assoluto di Sanremo. Nel 1992, al fianco di Milly Carlucci, Brigitte Nielsen e Alba Parietti, vede la vittoria di Luca Barbarossa con Portami a ballare, dedicata alla madre. Sul palco arriva anche Mario Appignani, ovvero Cavallo Pazzo, che disse: “Il Festival è truccato e lo vince Fausto Leali“. Nel 1993, con Lorella Cuccarini co-conduttrice e Alba Parietti al dopofestival trionfa Enrico Ruggeri con Mistero. Tra i giovani, vince Laura Pausini con La solitudine (il resto della sua carriera è storia).
Passiamo al 1994. A vincere sono Aleandro Baldi tra i big e Andrea Bocelli tra i giovani (anche qui, il resto è storia). L’exploit, però, è di Giorgio Faletti con la sua memorabile Signor tenente.
Nel 1995, Superpippo salvò un uomo dal suicidio. E vince Giorgia con Come saprei. Nel 1996, infine, si impongono Ron e Tosca con Vorrei incontrarti fra cent’anni.
2002–2003 – L’ultimo Sanremo della vecchia guardia
Dopo alcuni anni di pausa, Baudo torna a condurre e dirigere il Festival. Nel 2002 vincono i Matia Bazar vincono con Messaggio d’amore, ma l’edizione, nonostante la verve di Benigni e Fiorello che “sperimentano” la virilità di Baudo, non convince. Nel 2003, confermato alla guida, Baudo, affiancato da Serena Autieri e Claudia Gerini, si scontra con ascolti più bassi e con un format percepito come in calo. Tra i momenti memorabili, il bacio appassionato tra Baudo e Luciana Littizzetto.
2007–2008 – Il canto del cigno
Baudo torna per la dodicesima e tredicesima volta, affermandosi come il conduttore più presente nella storia del Festival. Nel 2007, nonostante le polemiche per gli elevati compensi, il Festival ottiene ascolti eccellenti, grazie anche alla vittoria di Simone Cristicchi con Ti regalerò una rosa. L’anno dopo, l’edizione non decolla negli ascolti. Vincono i dimenticabili Giò Di Tonno con Lola Ponce in Colpo di fulmine. Per Baudo è l’ultimo Sanremo, che chiude con una punta di malinconia.