Il film Profondo Rosso finisce con Mark Daly (David Hemmings) che torna nella casa della sensitiva Helga Ullmann e scopre che l’assassino è la mamma di Carlo (Clara Calamai). La donna aveva ucciso la Ullmann perché lei, durante il convegno di parapsicologia aveva percepito la presenza di un assassino tra il pubblico e aveva preannunciato che sarebbe tornato ad uccidere. La madre di Carlo in effetti, anni prima, aveva ucciso suo marito e aveva murato il suo cadavere in una stanza della cosiddetta “Villa del bambino urlante”. Carlo, che allora era un bambino, aveva assistito all’omicidio del padre, la sera di Natale, come si vede nel flashback all’inizio del film.
La madre di Carlo affetta chiaramente da disturbi psichici, aveva ucciso suo marito perché l’uomo voleva che si facesse ricoverare in una struttura psichiatrica, ma evidentemente era riuscita a farla franca, fino a quando, durante il convegno della Ullmann si era sentita “minacciata” dopo che la sensitiva aveva individuato la presenza di un assassino in sala. Il film di Dario Argento si chiude con un finale visivamente memorabile, in cui il volto dell’assassina si riflette in uno specchio nel corridoio della casa di Helga, mimetizzato tra i volti di un quadro appeso di fronte allo specchio. Si tratta della scena più famosa del film, del quale abbiamo parlato più approfonditamente nella nostra spiegazione del finale di Profondo Rosso.
Profondo Rosso, uscito nel 1975, è il film più famoso di Dario Argento. La trama prende il via con l’assassinio di una sensitiva, Helga Ullmann, nel suo appartamento. Un pianista, Mark Daly, assiste all’omicidio mentre si trova per strada insieme ad un suo amico Carlo e accorre per salvare la signora, ma invano. Nei giorni a seguire, l’assassino torna ad uccidere e lo fa in maniera sempre più brutale. Mark e la sua ragazza, la giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) indagano sugli omicidi e si ritroveranno ad esplorare un mistero fatto di presunte case infestate da fantasmi e inquietanti disegni infantili. Tuttavia Mark è convinto che c’è un dettaglio che continua a sfuggirgli e riguarda proprio l’appartamento della Ullmann.
Poco prima del finale del film, sembra che l’assassino sia Carlo – che tra l’altro resta ucciso in un macabro incidente – ma è impossibile, perché al momento dell’omicidio della Ullmann, Carlo era in strada con Mark. Il finale quindi svela una verità più spiazzante, perché in tutto il film la madre di Carlo ci viene mostrata solo una volta e sembra un’amabile signora, ex attrice di teatro un po’ svampita.