Another Brick in the Wall dei Pink Floyd non è solo una canzone, ma un potente manifesto contro l’oppressione e l’autoritarismo. Scritta da Roger Waters e pubblicata nel 1979 nel concept album The Wall, pubblicato il 30 novembre 1979, questa canzone tripartita esplora il tema dell’alienazione attraverso le vicende del protagonista Pink, costruendo un muro metaforico fatto di esperienze dolorose, traumi e isolamento. La seconda parte della canzone, la più celebre, si distingue per la critica feroce al sistema educativo e l’uso di un coro di bambini che ne amplifica il messaggio di ribellione.
Il concetto di “muro” è il filo conduttore dell’intero album, un’opera rock che racconta la storia di una rockstar di nome Pink che si isola dal mondo costruendo un muro metaforico per proteggersi dopo una lunga serie di traumi psicologici. Ogni esperienza negativa diventa un mattone che innalza la barriera tra Pink e il mondo esterno. La prima sezione (Part I) si apre con la perdita del padre durante la guerra, un trauma che rispecchia la storia personale di Waters. La seconda sezione (Part II), vero e proprio inno generazionale, critica l’educazione scolastica repressiva. I versi come “We don’t need no education” e “Hey! Teacher! Leave them kids alone!” incarnano un rifiuto verso un sistema educativo che reprime la creatività e la libertà di pensiero.
Waters spiegò che non voleva attaccare l’istruzione in sé, ma il metodo autoritario basato sul controllo mentale e sulla derisione, un’esperienza che lui stesso visse nella sua scuola a Cambridge.
Nonostante questo messaggio politico profondissimo, il riff accattivante e il ritmo in quattro quarti resero la canzone accessibile a un pubblico ampio. Il contributo del coro di bambini, registrato in una scuola di Londra e sovrainciso dodici volte, conferì alla traccia un’atmosfera corale che ne amplificò l’impatto emotivo. Il contrasto tra la ribellione e le voci innocenti avrebbe reso il brano memorabile.
La terza parte (Part III) conclude la narrazione accentuando l’isolamento di Pink, ormai completamente dissociato dal mondo esterno. Questo stato mentale culmina in un atto di rifiuto totale: “All in all, you’re just another brick in the wall“. Qui Pink, il protagonista dell’album, accetta la sua solitudine come una condizione inevitabile, erigendo il muro definitivo tra sé e gli altri.
Il brano fu oggetto di critiche e censure. In Sudafrica, la canzone fu vietata perché usata come inno di protesta dagli studenti contro l’apartheid. La stessa Margaret Thatcher espresse il suo disprezzo per il messaggio di ribellione insito nel pezzo.
Testo completo, originale e traduzione di Another brick in the Wall
Parte 1
Daddy’s flown across the ocean
Leaving just a memory
Snapshot in the family album
Daddy what else did you leave for me
Daddy what d’ya leave behind for me
All in all it was just a brick in the wall
All in all it was all just bricks in the wallPapà ha attraversato l’oceano
Lasciando solo un ricordo
Un’istantanea nell’album di famiglia
Papà, che altro mi hai lasciato?
Papà, cos’altro hai lasciato per me?
Dopo tutto era solo un mattone nel muro
Dopo tutto erano solo mattoni nel muro
Parte 2
We don’t need no education
We don’t need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teachers leave the kids alone
Hey teacher live us kids alone
All in all it’s just another brick in the wall
All in all you’re just another brick in the wallNoi non abbiamo bisogno di istruzione
Noi non abbiamo bisogno di controllo sul pensiero
Di sinistro sarcasmo in classe
Insegnanti, lasciate stare i ragazzi
Hei, maestro, lascia stare noi ragazzi
Dopo tutto è solo un altro mattone nel muro
Dopo tutto sei solo un altro mattone nel muro
Parte 3
I don’t need no arms around me
I don’t need no drugs to calm me
I have seen the writings on the wall (1)
Don’t think I need anything at all
All in all it was all just bricks in the wall
All in all you were all just bricks in the wallNon ho bisogno di braccia attorno a me
Non ho bisogno di droghe per calmarmi
Ho visto i destini segnati
Non pensare che abbia bisogno di una cosa qualsiasi
Dopo tutto erano solo mattoni nel muro
Dopo tutto eravate tutti solo mattoni nel muro