Quasi nemici – L’importante è avere ragione, film francese del 2017, finisce con la protagonista Neila Salah (Camélia Jordana), che conclusi gli studi di legge, si trova a colloquio con un cliente, e utilizzando al meglio le nozioni di eloquenza e retorica acquisite negli anni precedenti, riesce a conquistarne la fiducia e a prepararlo adeguatamente per la prima udienza. Nella scena finale, vediamo la ragazza uscire trionfante dal tribunale, sulle note del brano Inner City Blues di Marvin Gaye.
Dopo aver superato brillantemente i turni di qualificazione nazionale del torneo di retorica, sotto la guida del professor Pierre Mazard (Daniel Auteuil), Neila, piena d’orgoglio, partecipa a un ricevimento organizzato dall’università in previsione dell’imminente turno finale. In quell’occasione la ragazza viene a scoprire, imbeccata da un compagno di studi, le vere ragioni per cui lei, immigrata d’origine araba, è stata scelta come rappresentante di facoltà al concorso; la sua partecipazione, infatti, serve a riabilitare la reputazione del professor Mazard, contestato da studenti e corpo docente per le sue posizioni xenofobe e per le sua dialettica volgare; un’eventuale vittoria di Neila, ultima vittima in ordine di tempo delle angherie e degli strali del professore, porterà a una facoltà in declino, riabilitando nel contempo la posizione del docente davanti alla commissione disciplinare.
Sconvolta dalla notizia, Neila, che nel corso delle settimane precedenti aveva stretto un ottimo rapporto con il professore, fugge a casa e decide di non presentarsi alla finale del torneo. Rattristata dalle recenti incomprensioni avute col fidanzato Mounir, Neila si presenta alla sua porta, piangendo e chiedendo perdono, e il ragazzo la rimprovera per la sua improvvisa remissività, convincendola, a parole, su quanto sia necessario reagire alle avversità, e facendole notare come anche lei abbia in qualche modo sfruttato le lezioni di retorica impartite da Mazard, per diventare una studentessa migliore e più qualificata. Neila, allora, si fa accompagnare in facoltà, dove è in corso la riunione disciplinare che sancirà il destino del professore; la ragazza convince il collegio ad ascoltare la sua versione dei fatti e in un lungo e accorato discorso, sottolinea, con grande abilità retorica, le qualità di Mazard come docente, senza arrivare a scusarlo per gli insulti e le mancanze di rispetto ricevute. Una volta terminato il discorso, Neila esce frettolosamente dall’aula, per poi essere raggiunta in strada da Mazard, che la ringrazia. I due, poi, si insultano scherzosamente a vicenda; con riferimento a una scena precedente in cui il professore aveva parlato dell’insulto come artificio retorico “definitivo”, cioè il mezzo da usare per prevalere sull’avversario quando tutti gli altri strumenti sono stati esauriti.
Un salto temporale ci porta poi, anni più tardi, in una saletta poco illuminata, dove Neila, divenuta avvocato, si presenta al cospetto di un giovane trasandato, immigrato come lei, accusato di aver rapinato un supermercato. Inizialmente il ragazzo mostra un atteggiamento ostile, ma in breve tempo Neila riesce a conquistarsi la sua fiducia, e ormai certa dei propri mezzi, cammina fiera lungo i corridoi del tribunale.
Per Quasi nemici – L’importante è avere ragione, Camèlia Jordana, interprete di Neila, ha vinto il prestigioso Premio Cèsar come Migliore promessa femminile;