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Home » Spettacolo » Quei Bravi Ragazzi: come finisce il film?

Quei Bravi Ragazzi: come finisce il film?

Ecco come finisce Quei Bravi Ragazzi, il film diretto da Martin Scorsere ed interpretato da Ray Liotta e Robert De Niro.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti13 Marzo 2023
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Una foto promozionale del cast di Quei Bravi Ragazzi con il regista Martin Scorsese.
Una foto promozionale del cast di Quei Bravi Ragazzi con il regista Martin Scorsese (fonte: Warner Bros.)
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Tratto dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi, Quei Bravi Ragazzi di Martin Scorsese rappresenta uno dei capitoli essenziali all’interno del gangster movie. Il modo in cui finisce il film, poi, ha lo scopo di raccontare la triste parabola discendente di un uomo che si trova solo e braccato. Questo, infatti, è il destino che attende Henry (Ray Liotta) nel 1980. Mentre sta cercando di organizzare un affare di droga con alcuni suoi collaboratori di Pittsburgh, viene catturato proprio dagli agenti della narcotici. L’uomo, infatti, era osservato già da tempo senza che se ne accorgesse.

Per evitare delle conseguenze giuridiche ancora più gravi, però, sua moglie Karen (Lorraine Bracco) decide di sbarazzarsi di tutta la droga che hanno in casa. Si tratta di un “bottino” prezioso, pari al valore di 60.000 dollari. Così, poco prima che i poliziotti arrivino a perquisire la casa, getta tutto nel gabinetto. In questo modo, però, rimangono completamente senza alcuna risorsa economica.

Ad aiutarli c’è solo la madre di Karen. La donna decide di vendere la propria casa e, in questo modo, riesce a far uscire di prigione Henry. Non avendo più alcun sostegno economico e lasciato completamente solo, l’uomo sembra non ha più nessuna via d’uscita. A questo si aggiunge anche la presenza dell’FBI, che lo bracca, e il timore fondato di essere ucciso da Jimmy (Robert De Niro). Per tutti questi motivi, dunque, Henry decide di affidarsi al programma protezione testimoni.

Grazie alla sua collaborazione, i vecchi amici vengono arrestati ed Henry deve deporre contro di loro al processo. Una volta terminato tutto il procedimento e concluso il suo ruolo, l’FBI lo aiuta a cambiare città e vita. A quel punto, però, il futuro che lo attende è molto diverso rispetto al passato. Di fronte a lui si prospetta una vita normale, senza alcun privilegio o lusso. Un destino che lo condanna a vivere come un privato ed anonimo cittadino per il resto della sua vita.

Il film, presentato al Festival di Venezia nel 1990, conquista il premio come miglior regia. Ma è solamente l’inizio. A questo riconoscimento si aggiungono le sette candidature agli Oscar, tra cui quello vinto da Joe Pesci come miglior attore non protagonista. Oltre, ovviamente, i cinque BAFTA attribuiti a Scorsese, Irwin Winkler, Nicholas Pileggi e Thelma Schoonmaker.

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