Quella sporca dozzina termina con il sergente Bowren, il maggiore John Reisman e Joseph Wladislaw che vengono soccorsi dopo aver abbattuto un blindato dei tedeschi. Una volta nei pressi dell’ospedale, ricevono la visita del generale Worden. E ripensano ai loro compagni caduti.
Londra, 1944. A pochi giorni dallo sbarco in Normandia, il maggiore John Reisman (Lee Marvin) viene convocato dal generale Worden (Ernest Borgnine) con l’incarico di guidare dodici uomini condannati a morte ad assaltare un castello francese in mano ai tedeschi. Considerata l’alta probabilità di fallimento, ubbidisce agli ordini con riluttanza. Recatosi presso il carcere militare di Marston Tyne, il soldato fa la conoscenza dei dodici detenuti selezionati per la missione: Joseph Wladislaw (Charles Bronson), Robert Jefferson (Jim Brown), Samson Posey (Clint Walker), Archer Maggot (Telly Savalas), Pedro Jimenez (Trini Lopez), Vernon Pinkley (Donald Sutherland) e Victor Franko (John Cassavetes).
Inizialmente infastidito dalla mancanza di coraggio degli uomini, il maggiore viene smentito dall’addestramento di quella che viene nominata la sporca dozzina. L’addestramento non è semplice, ma dopo varie difficoltà, il gruppo a completare un’esercitazione.
La notte della missione il gruppo si lancia nella Francia occupata, ma perde subito Jimenez. Riusciti ad entrare nel maniero senza intoppi, la sporca dozzina inizia ad avere problemi quando Maggot inizia a sparare contro i suoi compagni.
Allertati dagli spari, i nazisti uccidono alcuni membri della squadra e si rifugiano in un bunker. Dopo aver elaborato un piano, Reisman e gli altri riempiono di granate le bocchette di aerazione, ma Jefferson rimane vittima del fuoco nemico. Completata la missione, i superstiti si aprono la strada per la fuga, tuttavia Franko viene ucciso da un soldato superstite. Recuperati dagli alleati, Reisman Bowren e Wladislaw ricevono la visita del generale in ospedale.