Red Dragon, film del 2002, finisce con l’agente dell’FBI Will Graham, interpretato da Edward Norton, che sopravvive per poco a una sparatoria con il serial killer interpretato da Ralph Fiennes. Il finale salta leggermente in avanti fino a Hannibal nella sua cella, che scrive una lettera a Will per augurargli ogni bene. Gli ultimi istanti vedono il direttore del manicomio Chilton (Anthony Heald) informare Hannibal che una giovane donna dell’FBI vuole incontrarlo. Questo, ovviamente, fa pensare all’incontro tra Lecter e Clarice Starling (Jodie Foster) ne Il silenzio degli innocenti. Ma in realtà non è così.
Il finale di Red Dragon conduce direttamente a Il silenzio degli innocenti – di cui dovrebbe esserne il prequel – ma crea anche dei problemi di trama. La maggior parte di Red Dragon si svolge nel 1986, mentre Il silenzio degli innocenti è ambientato nel 1990. Il finale del prequel non indica quanto tempo dopo l’attacco si svolga il film. E questo genera un grosso buco di trama tra le due pellicole. Ci sono però alcuni espedienti con cui il finale di Red Dragon può ancora allinearsi con Il silenzio degli innocenti. Magari Hannibal ha deciso improvvisamente di scrivere una lettera a Will quattro anni dopo il suo attacco.
Anthony Hopkins torna nel ruolo che gli è valso l’Oscar come Hannibal, ma i produttori non avevano intenzione di aspettare altri dieci anni per il prossimo film. Hanno deciso di realizzare un secondo adattamento del primo romanzo di Hannibal, Red Dragon, anche se, vista la riluttanza di Hopkins a tornare, altri attori come Jude Law sono stati presi in considerazione come possibili sostituti del giovane Lecter.