Rocco Siffredi in un’intervista a Belve di un po’ di tempo fa si è aperto sulla sua dipendenza dal sesso. Il re del porno ha raccontato come questo problema abbia influenzato la sua vita, sia lavorativa che familiare, e come ne sia uscito in parte.
La dipendenza dal sesso di Rocco Siffredi è un argomento conosciuto, l’attore non ne ha mai fatto mistero, anche se nella puntata di Belve del 15 novembre 2022 ha raccontato nuovi particolari, mettendo a nudo la sua sofferenza. Una narrazione che ha commosso lo stesso attore. Rocco per il suo problema ha trascurato anche il rapporto con i figli: “Loro mi dicevano papà giochiamo, io gli rispondevo ‘adesso arrivo’ poi uscivo e tornavo la sera tardi, quando loro già stavano dormendo”. Sui rapporti omosessuali avuti in quel periodo ha detto: “Uscivo, se non trovavo una prostituta cercavo un prostituto, era tutto uguale. Ho frequentato almeno 1000 prostitute in un anno. Ma in realtà c’era di tutto, uomini, donne e trans. Tutto quello che la dipendenza ti dà. Sì era davvero tutto uguale”.
“Non potevo stare lontano dal porno, è il mio lavoro – ha continuato – Nei momenti più bui, quando pensavo alla castrazione, cercavo l’aiuto di Dio con l’intercessione di mia madre, chiedevo di farmi morire”. La dipendenza è durata tanto, ma adesso Rocco Siffredi ne è “abbastanza fuori” anche se “Ho paura che completamente fuori non ci sarò mai”.
A proposito della dipendenza dal sesso, dopo il divorzio tra Ilary Blasi e Francesco Totti Rocco Siffredi ha detto di aver scritto all’ex calciatore: “Io e lui ci conosciamo, gli ho detto so che sei un bravo ragazzo, solo io ti posso capire, so quanto ami tua famiglia, tua moglie, non fai tre figli con una donna se non la ami, solo io ti posso capire perché so che tu sai una cosa che noi abbiamo e mi fermo qui”. Quando Francesca Fagnani gli ha chiesto “La dipendenza dal sesso intende?”, lui ha alzato le spalle e ha replicato: “Mi fermo qui”.